Una nuova lapide a Carrù celebra la memoria di Giovanni Liri, giovane partigiano monregalese ucciso a soli vent’anni dai nazifascisti.
E’ stata inaugurata questa mattina, sabato 23 dicembre, alla presenza delle autorità e di tanti studenti, per volontà dell’ANPI carrucese – sez. Medaglia d’Oro Felice Cenacchio.
“Abbiamo informazioni piuttosto scarse su Giovanni Liri, – ha spiegato la presidente ANPI, la prof.ssa Rosita Oreglia – era figlio di Giuseppe e Caterina Trinelli ed era nato a Mondovì Piazza il 4 Agosto 1924, risiedeva a Torino e apparteneva al Distretto militare della città. Si era unito alla Formazione Mauri, 4° Divisione Alpina, dal 1 Giugno 1944 fino alla sua morte, nel Febbraio 1945. Fu fucilato a Carrù, colpito alle spalle dai fascisti del Tenente Rizzo che avevano finto di lasciare libero. Aveva solo 20 anni. Nando Borra, memoria storica del periodo, riferisce che una Signora, sua conoscente, che stava risalendo il sentiero che porta in paese, avesse chiesto chi fosse il giovane a terra ed alla risposta dei fascisti che era solo un bandito lei avesse replicato che non le sembrava affatto. Questo è il poco che sappiamo di lui ma lo abbiamo voluto ricordare con la nuova lapide, visibile a tutti, perché queste storie terribili siano di insegnamento, in particolar modo ai giovani, e non si ripetano.”
Una cerimonia toccante e che ha coinvolto in primis i giovani: gli studenti presenti sono intervenuti proponendo alcune letture, in particolare “La Libertà” di Giorgio Gaber che recita “Libertà è partecipazione”. A seguire è stata letta la poesia in piemontese “Natal 43”.
Il sindaco, Nicola Schellino, ha ricordato l’importanza di mantenere vivo il ricordo, perché solo non dimenticando gli orrori del passato possiamo impedire che si ripetano in futuro. Al termine della cerimonia i partecipanti hanno intonato “Bella ciao”.
Per l’iniziativa e la partecipazione si ringraziano le autorità civili e militari, gli studenti dell’Istituto Comprensivo, gli alunni della terza media, la dirigente scolastica Loredana Montemurro, la Garelli marmi per la lapide, la Bam e il Comune per il sostegno.