Secondo una società di ricerca britannica Airfinity, ogni giorno ci sono oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti in Cina. E questi numeri potrebbero essere anche superiori, dato che il governo cinese è restio a fornire dati ufficiali.
Questa nuova ondata in Cina è avvenuta in seguito all’abolizione di rigide misure restrittive per fermare il contagio. Inoltre, il prossimo 8 gennaio sarà di nuovo possibile per i cinesi viaggiare all’estero, provocando nel resto del mondo quello che gli esperti come Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, chiamano un rischio “molto peggio di quanto accadde con Wuhan”.
Secondo Bassetti “servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri nelle 24 ore precedenti la partenza o quarantena all’arrivo con test molecolare per uscirne, altrimenti chi arriva non deve circolare”.
Intanto a Malpensa sono stati resi facoltativi i tamponi molecolari per il personale e i passeggeri in arrivo dalla Cina. Lo scopo dei test è di individuare nuove varianti di Omicron che secondo Bassetti potrebbero essere 29 di cui alcuni sfuggono anche ai vaccini.
“Si registra nel Paese un elevato numero di infezioni da Covid con la conseguente forte pressione per il sistema sanitario cinese.
Si informa che la Regione Lombardia ha dato indicazione alla ATS INSUBRIA, di riferimento per l’aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri/operatori provenienti dalla Cina. Tale disposizione ha attivazione immediata con scadenza 30 gennaio 2023 salvo diversa rivalutazione della situazione epidemiologica.” – c’è scritto sul sito Viaggiare Sicuri.