Il 27 dicembre 1947 Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato, promulga a Palazzo Giustiniani la Costituzione della Repubblica Italiana, scritta dalla Costituente e approvata alcuni giorni prima.
L’Amministrazione del Comune di Montà, in stretta sinergia con il Comando di Polizia Locale, ha organizzato ieri pomeriggio la consegna della Costituzione alle leve del 2003 e 2004 (lo scorso anno non era stato possibile per via della pandemia) in occasione dell’importante ricorrenza per la nostra Repubblica.
I 75 anni della Costituzione sono stati l’occasione per un excursus storico, dallo Statuto Albertino del 1848, (in cui ci fu lo zampino del cuneese Barbaroux) per arrivare al 1° gennaio 1948.
Cento anni di storia, passando per l’Unità d’Italia, le due guerre mondiali, le leggi razziali, il referendum del 2 giugno.
Il Sindaco Andrea Cauda ha letto alcuni articoli dello Statuto Albertino, il Comandante Pierlorenzo Caranzano ha letto il testo della Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 1861, in occasione della nascita del Regno d’Italia.
La guerra civile, che ha seguito l’armistizio di Cassibile e quegli anni tremendi, sono stati riassunti leggendo due lettere di ragazzi condannati a morte.
È seguita una breve riproposizione del discorso che tenne Piero Calamandrei nel 1955 in occasione dell’incontro con gli studenti milanesi.
Chiara Berardi, vice-sindaco di Montà, ha chiuso l’incontro con la lettura di alcuni dei 12 principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.
Al termine della cerimonia si è poi proceduto con la consegna della Costituzione e dello
Statuto della Regione Piemonte a tutte le ragazze e i ragazzi delle leve del 2003 e 2004.