ASTI Grande cordoglio ha suscitato in città la scomparsa dell’architetto Antonio Guarene, classe 1935, disegnatore umoristico, scenografo e costumista, ideatore di marchi, loghi, cartoline e grafica delle manifestazioni più importanti della città. Per chi lo ha conosciuto era semplicemente “il Maestro”. Guarene, con la sua inseparabile matita, ha descritto e illustrato, sempre con ironia ed eleganza, eventi, situazioni e momenti particolari della vita cittadina. Era una figura che tanto ha fatto per le manifestazioni storiche astigiane, in primis il Palio. Fu tra gli artefici della corsa in piazza Alfieri e dipinse il drappo due volte, nel 2010 e nel 2018. Lavorò anche per la Douja d’or e il Festival delle sagre, con l’ideazione dei cuochi con i forchettoni che tradizionalmente aprono la sfilata contadina.
Guarene è stato un grande esempio di cultura, arte e tradizione, mantenendo sempre forte la sua appartenenza al territorio e in particolare alle sue radici, una figura che ha lasciato un segno indelebile, non solo con i disegni, ma anche per la sua personalità. Antonio Guarene in gioventù era stato calciatore nei Carlin Boys del Torino, poi nell’Alessandria, nella Sampdoria e nel Casale, dove un suo spettacolare gol salvò la squadra dalla retrocessione. Era anche socio dei veterani dello sport astigiani e ad ogni evento ha donato ai soci una cartolina celebrativa che rimarrà per sempre in sua memoria.
Paolo Cavaglià