camera-di-commercio-di-alessandria-asti:-calano-le-imprese-femminili-–-atnews.it

Camera di Commercio di Alessandria-Asti: calano le imprese femminili – ATNews.it

Secondo il report pubblicati dalla Commercio di Alessandria-Asti le imprese femminili1 nell’area delle province di Alessandria-Asti, al 31 dicembre 2022, sono 14.716 sulle 64.016 totali; sono pari quindi al 22,9% delle imprese totali (dato superiore alla media regionale, 22,4%, e nazionale, 22,2%).

Come peso percentuale di imprese femminili sul totale imprese, Alessandria si colloca in prima posizione regionale: 23,2%; Asti è al quinto posto con 22,7%; si tratta, in ogni caso di differenze minime fra le varie province del Piemonte, dove un’impresa su quattro è donna. Fra le regioni italiane, il Piemonte si colloca sotto metà classifica, come peso femminile sul totale imprese, superato dalle regioni del centro-sud (punta massima, 27% del Molise).

Interessante è notare il trend dal 2019 al 2022: in quattro anni l’area registra un calo del 3,3% di imprese femminili (-509 imprese); Alessandria registra -3,8%, Asti -2,5%.

I settori dove le aziende femminili si concentrano sono l’agricoltura, il commercio, alloggio e ristorazione, manifattura, attività immobiliari. Si tratta soprattutto di imprese individuali, seguite (a notevole distanza numerica) da società di capitale e società di persone: “I settori principali di attività delle imprese-donna registrano un calo, anche rilevante: penso all’agricoltura (-7,3% dal 2019 al 2022), alla manifattura (-5,3%), al commercio (-6,3%) e alle attività di alloggio e ristorazione (-3,1%)”. L’impatto covid ha giocato su queste dinamiche di rallentamento”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti. “Registriamo una debole crescita di +1% sulle attività immobiliari, settore di rilievo nell’area Alessandria-Asti; maggiore crescita nelle attività finanziare e assicurative e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche: rispettivamente, +4,3% in quattro anni e +15%. Si tratta di settori non principali come attività di imprenditoria femminile, ma che offrono un segnale di ripresa che passa per settori non tradizionali. Seppur naturale che la ripresa si collochi in settori più all’avanguardia nel trend globale, poniamo attenzione alla ripartenza nei settori più storici, perché le fondamenta dell’economia sono la struttura sulla quale poggia ogni innovazione destinata a durare nel tempo, ed è questo che ci interessa: la stabilità economica. A questo riguardo, il settore costruzioni – non fra i primi per le imprese femminili ma più consistente numericamente dei settori finanziari e professionali – cresce del 13% negli ultimi quattro anni (+11,9% in provincia di Alessandria, +17,6% in provincia di Asti)”.

ANALISI DELLA PROVINCIA DI ASTI

Le imprese femminili in provincia di Asti, al 31 dicembre 2022, sono 5.212 sulle 22.964 totali; sono pari quindi al 22,7% delle imprese provinciali (dato superiore alla media regionale, 22,4%); il dato colloca Asti quinta provincia in Piemonte per quota di imprese-donna sul totale imprese. Le quote per provincia variano dal 21% (Biella) al 23,2%, Alessandria. Rispetto al 2021 le imprese-donna sono diminuite di -2,3%.

Si tratta soprattutto di imprese individuali. I settori dove si concentrano le imprese femminili sono l’agricoltura, il commercio, le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, manifattura, attività immobiliari.

Le imprese femminili per settore
Riguardo i settori di attività, agricoltura e commercio assorbono il 49% delle donne imprenditrici astigiane (1.552 e 1.113 imprese).
Agricoltura, commercio, ristorazione e manifattura sono settori in sofferenza circa il numero di imprese negli anni 2019/2022: -6,4% per l’agricoltura, -3,4% per il commercio, ristorazione -3%, -6,1% per la manifattura; +0,7% per le attività immobiliari.

Le imprese femminili per classe di natura giuridica
L’analisi per classe di natura giuridica evidenzia il netto primato delle imprese individuali (75,6%), seguite dalle società di persone e dalle società di capitale. Nell’arco degli anni 2019-2022, le imprese individuali e le società di persone sono diminuite, rispettivamente, del 3,2% e dell’11%; le società di capitali sono cresciute del 16,7%7

Le imprese femminili straniere, per settore e per classe di natura giuridica
Le imprese femminili straniere sono 627 al 31/12/22, pari al 12% del totale delle imprese femminili in provincia. Sono concentrate prevalentemente in tre settori: commercio (145), agricoltura (95) e ristorazione (95 imprese). Rispetto al 2021 sono cresciute dello 0,8%.

L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese femminili straniere nella classe delle imprese individuali: 513 imprese sulle 627 totali (82%).
Quanto alla provenienza delle imprenditrici straniere, con riferimento alle sole imprese individuali , le titolari di impresa individuale nate in paesi UE ed extra-UE, considerando i primi 4 Paesi di nascita, provengono da Albania, Romania, Marocco, Cina.  Fenomeno non solo relativo alle imprese-donna, ma a tutte le imprese.
Si considerano straniere le imprese individuali il cui il titolare è nato in un Paese estero, ovvero le società di persone in cui oltre il 50% dei soci è costituito da persone nate in un Paese estero, ovvero le società di capitali in cui oltre il 50% dei soci e degli amministratori è nato in un Paese estero.  Solo per queste imprese è infatti possibile attribuire una nazionalità certa all’attività, coincidendo questa con quella della titolare.

Le imprese femminili giovanili, per settore e per classe di natura giuridica
Le imprese femminili giovanili sono 490 al 31/12/22, pari all’9,4% del totale delle imprese femminili in provincia. Sono concentrate prevalentemente in 3 settori: commercio (112), ristorazione (81) e agricoltura (71 imprese).

Rispetto al 2021 sono diminuite del 3,5%.
L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese femminili giovanili nella classe delle imprese individuali: 405 imprese sulle 490 totali (83%).

Le imprese artigiane femminili, per settore e per classe di natura giuridica
Le imprese artigiane femminili sono 915 al 31/12/22, pari al 17,5% del totale delle imprese femminili in provincia. Sono concentrate prevalentemente in 4 settori: manifattura (197), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (102), costruzioni (59) e ristorazione (38).
Rispetto al 2021 sono diminuite di -1,6%.
L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese artigiane femminili nella classe delle imprese individuali: 799 imprese sulle 915 totali (87%).

Related Posts

Lascia un commento