Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha duramente criticato l’operato del Governo Meloni, puntando il dito sull’incapacità politica dell’esecutivo.
Per il leader dei 5S, la nuova maggioranza sta “passando dalla legge Spazzacorrotti al piano Salvacorrotti”. Mentre, in materia di giustizia, evidenzia l’esistenza di cittadini di Serie A e di Serie B per il Centrodestra.
Conte contro il Governo Meloni: “Si sta andando dalla Spazzacorrotti al Salvacorroti”
“Si sta realizzando un piano che va denunciato fermamente. Stiamo passando dalla legge Spazzacorrotti, che ha conquistato elogi a livello internazionale, al piano Salvacorrotti”.
Queste le parole del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in occasione della diretta Facebook durante la quale si è scagliato contro il Governo poco dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il leader pentastellato ha descritto la maggioranza come un esecutivo composto da “apprendisti stregoni” che critica il “il reddito di cittadinanza tagliando fondi per le fasce più deboli e chiunque possa trovarsi in difficoltà”, per poi “stendere tappeti rossi ai responsabili della corruzione, ai cosiddetti colletti bianchi della pubblica amministrazione, ma soprattutto alla malavita organizzata che ha già messo gli occhi da tempo sulla torta del Piano di resistenza e resilienza”.
Conte ha segnalato che il Governo Meloni ha promosso “una campagna mediatica ossessiva, spinta dalle forze politiche che vanno da Iv a FdI che ha fatto credere a tutti che il problema delle truffe sia concentrato nel reddito di cittadinanza”.
Il nodo della giustizia e l’Odg di Azione-Italia Viva
Nel mirino dell’ex premier, anche l’ordine del giorno presentato dal gruppo Azione-Italia Viva per cancellare il blocco della prescrizione, ricevendo il benestare del Governo.
“Tutto diventa più chiaro perché poche ore fa è stato votato un Odg proposto da Calenda e Renzi, con il parere favorevole del governo, che vuole spazzare via il blocco della prescrizione introdotto dal M5S. In sostanza si sta andando verso un sistema della giustizia che distingue i cittadini di serie A e di serie B”, ha tuonato Conte.
Restando sul tema della giustizia, il leader dei 5S ha denunciato il progetto dell’esecutivo guidato da Meloni di “abolire l’abuso d’ufficio, che è stato già modificato due volte nei recenti anni: l’ultima volta con un decreto durante i miei governi, in cui abbiamo già circoscritto fortemente la discrezionalità originaria”.
E ha aggiunto: “Si vuole assolutamente introdurre una forte stretta sulle intercettazioni. Per il ministro Nordio, le intercettazioni si prestano ad abusi, quindi le buttiamo via. Nordio sembra ignorare che ancora oggi sono lo strumento migliore per contrastare la mafia”.
Conte contro il Governo Meloni su Next Generation Ue e Mes
Infine, facendo esplicito riferimento alla conferenza stampa del premier Meloni, Conte ha accusato la leader di Fratelli d’Italia di essere “una presidente scordarella”. Spiegando: “Ancora una volta ha cercato di dire una bugia, o meglio un’omissione. Ha detto che lei i soldi del Next generation Eu non li ha contrastati. Ha motivato l’astensione sul voto in Parlamento con il fatto che il Pnrr fosse arrivato poche ore prima ma ha omesso di ricordare che i parlamentari di FdI, per tante volte all’Europarlamento, non hanno votato a favore di Next generation. Per loro, i soldi non sarebbero arrivati”.
E ha tuonato: “Con lo ‘spalma-debiti’ andate a favorire le società del mondo dorato della serie A. Noi tutti siamo tifosi, per carità. Ma non prendiamo in giro gli italiani: quell’intervento costa e costa all’incirca 900 milioni, che corrispondono più o meno alla cassa che avete fatto sul reddito di cittadinanza”.
“Meloni appare assolutamente incoerente quando parla di Mes. La ricordiamo bene nel 2019 quando è andata per strada a protestare, accusandomi di alto tradimento. Oggi dice che non attiverà mai il Mes, ma allora non si parlava di attivazione. Qui è in gioco una ratifica e ancora oggi non ci ha detto cosa vuole fare. FdI, che ha il maggior numero di parlamentari, la voterà questa ratifica o non la voterà? Quanto durerà questo balletto?”, ha concluso facendo riferimento al Meccanismo europeo di stabilità.