La sua prima richiesta inoltrata per accedere agli atti dell’inchiesta sul falso in bilancio della Juventus nella speranza di recuperare i suoi 20 milioni è stata rifiutata, ma Cristiano Ronaldo non demorde e richiede nuovamente, con una procura in inglese e in italiano ai suoi avvocati, al Gip di vedere le carte nella speranza di trovare qualche informazione sul suo caso.
Questa volta la procura ha dato parere favorevole e ora spetta al giudice acconsentire all’accesso agli atti dell’inchiesta condotta dai pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello, che hanno iscritto sul registro degli indagati i dirigenti della squadra bianconera conl’accusa di falso in bilancio, aggiotaggio, false fatturazioni e ostacolo all’autorità di vigilanza.
Il motivo del primo rifiuto è da imputare alla domanda troppo generica e contraddittoria in quanto si tratta di una situazione di cui Cristiano Ronaldo dovrebbe essere a conoscenza in quanto ha firmato le carte per rinunciare a parte del suo stipendio a causa delle difficoltà nel periodo COVID-19.
La seconda domanda potrebbe essere accolta in quanto più circostanziata.
Non è però solo Cristiano Ronaldo a richiedere di accedere agli atti dell’inchiesta, altri 16 azionisti con azioni singole o attraverso associazioni di consumatori si sarebbero rivolti agli inquirenti per poi costituirsi parte civile.