Si rinnova, con reciproca fiducia e soddisfazione, la storica collaborazione che lega la città di Cuneo a quella di Nizza, in Francia. Il capoluogo della Granda, insieme con Sanremo, Imperia, Genova e Torino, si è infatti schierato al fianco della città francese nella candidatura di quest’ultima a capitale europea della cultura 2028. Questa partnership intende “dimostrare che la cultura può diventare una leva determinante di impegno, solidarietà con il territorio e agire per il bene comune”, si legge nella domanda di candidatura. Di questo, in particolare, hanno parlato il sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, e il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, in un incontro che si è svolto lo scorso 20 gennaio nella città della Costa Azzurra, in concomitanza con l’evento tradizionale di inizio anno con la comunità italiana residente a Nizza, a Villa Masséna sulla Promenade. All’appuntamento ha partecipato anche il vicesindaco del Comune di Cuneo con delega alle Relazioni Internazionali, Luca Serale.
Da parte del sindaco Estrosi, sono state espresse parole di ringraziamento nei confronti di Cuneo per il prezioso sostegno nella candidatura di Nizza a capitale europea della cultura. «Nel 2024 celebreremo il 60° anniversario del gemellaggio Cuneo-Nizza: è in quest’ottica di città gemellate che Cuneo sostiene la candidatura di Nizza – ha spiegato il sindaco Patrizia Manassero -. Il gemellaggio è uno strumento oggi forse non così alla moda ma ha una sua storia e permette di tenere collegati enti locali, amministratori, territori e i loro abitanti. La storia ha disegnato confini ma le persone si sono spostate in modo più naturale, come sempre avviene. A noi oggi il compito di lavorare oltre i confini attraverso le relazioni internazionali e tutte le opportunità che i fondi europei danno per la cooperazione internazionale ed extra territoriale, tenendo insieme la comunità francese e italiana attorno a progetti che guardano all’ambiente, alla salute, alla sostenibilità e al benessere delle persone».
“Connettere l’inatteso” è lo slogan scelto dalla città francese per la candidatura, declinato lungo tre assi (innovazione artistica, solidarietà, sobrietà), con l’obiettivo di “affidare ad artisti e creatori di tutti gli orizzonti la costruzione di un modello di società più rispettoso del mondo vivente, più responsabile e che ricrei valori condivisi”, come spiega il sito istituzionale.
«Le nostre politiche sono in perfetta coerenza con i punti di forza evidenziati da Nizza nel programma di pre-selezione – ha sottolineato l’assessore comunale alla Cultura Cristina Clerico -. Quando sarà il tempo opportuno, volentieri ci renderemo disponibili per contribuire a questo bellissimo progetto».
Il Ministero della Cultura francese ha raccolto le candidature e una giuria europea indipendente compirà ora una pre-selezione. La rosa di quattro città pre-selezionate verrà resa nota tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. In autunno le città finaliste dovranno presentare un dossier. La città vincitrice sarà annunciata dalla Commissione Europea entro la fine del 2023. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del progetto https://www.nice-2028.eu/it/.
Ecco perché il riconoscimento è tanto ambìto
La designazione a capitale europea della cultura rappresenta un’occasione di grande prestigio e visibilità. Istituita nel 1985 per volere dell’allora Ministro della Cultura del Governo greco, Melina Merkouri, con l’obiettivo di celebrare le diversità culturali, l’iniziativa si è consolidata nel tempo, sino a diventare una delle manifestazioni più importanti in Europa. Il prestigioso titolo di capitale europea della cultura viene assegnato alle città che testimoniano la ricchezza della cultura continentale, ma la designazione è anzitutto fondata sul programma di lavoro che le città candidate intendono mettere in atto durante l’anno di selezione, il cui scopo è – come detto – quello di valorizzare la molteplicità delle culture presenti in Europa e di incoraggiare il contatto tra cittadini provenienti da differenti aree europee al fine di favorire la comprensione reciproca e fortificare il senso di appartenenza comune. Realizzare il programma di lavoro consente inoltre alla città designata di elevare il proprio profilo internazionale con un conseguente incremento del turismo locale e delle attività culturali tout court. Si ricorda poi che, a livello europeo, l’istituzione responsabile per la gestione, la programmazione e l’attuazione dell’iniziativa è la Commissione Europea – Direzione Generale Istruzione e Cultura (Directorate-General for Education and Culture, Dg Eac). A livello nazionale, il punto di contatto dell’iniziativa è rappresentato dal Ministero della Cultura-Segretariato Generale, responsabile per il coordinamento delle attività di rilevanza europea e internazionale.
Un legame internazionale nato con il gemellaggio del 1964
Il solido rapporto tra le città di Cuneo e Nizza affonda le sue radici lontano nel tempo. Il 18 giugno 1964 l’allora sindaco di Cuneo, Mario Del Pozzo, presiede la settima seduta del Consiglio Comunale: all’ordine del giorno il provvedimento avente per oggetto il “Gemellaggio con la città francese di Nizza”, realtà affacciata sulla Costa Azzurra, nel dipartimento delle Alpi Marittime, il maggior centro vicino alla frontiera con l’Italia. Durante la seduta il Sindaco esplicita i motivi della proposta: «Le relazioni intervenute in questi ultimi anni fra le due città, capoluoghi di due importanti zone ai lati della frontiera alpina, hanno fatto registrare un tono sempre crescente di simpatia e di sincera, affettuosa amicizia, che ha raggiunto il suo diapason nelle giornate dedicate, dal 1960 in poi, alla Festa dell’Amicizia Italo-Francese». Fra le altre motivazioni della proposta del gemellaggio – come si legge nella sezione ad esso dedicata sul sito del Comune di Cuneo – vi è inoltre il conferimento alla città di Nizza dell’appellativo di “fidelis”, pressappoco nella stessa epoca in cui Cuneo, futuro capoluogo del dipartimento napoleonico della Stura, e poi della provincia Granda, venne denominata “fedelissima”. Più saldo e antico il vincolo affettivo insito nei dialetti e nelle parlate abituali delle rispettive popolazioni. Anche nella parte “storica” sussistono punti saldi di unione fra le due città, su tutti la figura di Giuseppe Garibaldi – nato a Nizza e venuto sulle rive del fiume Stura per segnare l’inizio di una campagna risorgimentale eccezionalmente ricca di vittorie – e altri personaggi come i Boggio, i Bottero e i Riberi. Per queste motivazioni, il 18 giugno 1964, il Consiglio Comunale di Cuneo, udita la relazione del primo cittadino, all’unanimità, proclama il gemellaggio con Nizza, alla presenza del sindaco di quest’ultima, Jean Medecin, a cui spetta inoltre il conferimento della cittadinanza onoraria cuneese.
Articolo a cura di Domenico Abbondandolo