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Daniele Barbetti riconfermato presidente di Federalberghi Toscana

Daniele Barbetti riconfermato presidente di Federalberghi Toscana

Daniele Barbetti è stato riconfermato all’unanimità per acclamazione presidente di Federalberghi Toscana, l’associazione del sistema Confcommercio che rappresenta le strutture ricettive alberghiere.

La sua nomina, avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva che si è svolta a Montecatini Terme alla presenza del direttore nazionale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara e del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, sottolinea il grande apprezzamento dei colleghi per il lavoro svolto da Barbetti nel suo primo mandato, segnato dalle vicende difficili della pandemia e dall’impegno per la ripartenza del settore. Ora continuerà a guidare la Federalberghi regionale per i prossimi cinque anni.

Albergatore da quattro generazioni, 39 anni, laureato in filosofia, Daniele Barbetti da sempre si occupa attivamente della gestione delle imprese ricettive di famiglia, compito a cui affianca l’impegno sindacale a favore della categoria. In ambito confederale ricopre diversi incarichi: vicepresidente nazionale di Federalberghi Terme e presidente di Federalberghi Chianciano Terme, dal 2022 è anche delegato per Confcommercio Toscana al coordinamento tecnico del comparto turismo, alla programmazione dei fondi strutturali europei e al legislativo.

Daniele Barbetti Daniele Barbetti riconfermato presidente di Federalberghi Toscana

Daniele Barbetti

Tra gli obiettivi di questo secondo mandato Barbetti include la lotta all’abusivismo, la richiesta di più risorse per l’innovazione e la riqualificazione delle strutture, più formazione per la crescita delle professionalità necessarie, ma anche maggiore coordinamento fra territori e fra pubblico e privato. «Il mio primo obiettivo – sottolinea – sarà quello di ottenere la piena legittimazione del comparto alberghiero come vero protagonista dell’economia toscana, meritevole dunque di risorse e di politiche adeguate a sostenerne lo sviluppo. Non è un settore per investimenti accessori, come ancora qualcuno si ostina a credere, ma una vera macchina da guerra capace di produrre numeri importanti sul fronte dell’occupazione e della ricchezza»

Che la ricettività alberghiera sia il motore del turismo in Toscana lo confermano i dati: con 2.800 imprese per un totale di oltre 190mila posti letto, da sola assorbe il 65,7% degli arrivi (10 milioni) e circa la metà delle presenze totali (24milioni). Sviluppa un fatturato annuo di circa 4 miliardi di euro (4,2 miliardi di euro nel 2019, ultimo anno pre Covid) e una media di circa 17mila occupati, che raggiungono punte di 27mila nei periodi di alta stagione. «Senza contare i numeri dell’indotto, dalle imprese di pulizia e lavanderia a trasporti, ristorazione e quanto altro ruota intorno ai servizi offerti ai clienti», sottolinea Barbetti.

Forte di una grande rappresentatività (circa duemila imprese alberghiere associate sulle 2.800 esistenti in Toscana) e dell’adesione a Confcommercio, Federalberghi conta in Toscana 16 sedi territoriali. «Il nostro è un sistema formato da grandi catene alberghiere come da piccole strutture a gestione familiare, tutte di grande qualità e vocazione all’accoglienza. Valori che hanno contribuito a rendere la Toscana una delle regioni italiane più conosciute al mondo, la sola insieme alla Sicilia ad avere l’onore di una declinazione del nome in inglese: Tuscany».

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