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Diritti LGBTQIA+, Blengino chiama e Manassero risponde: “C

La maggioranza di Governo è sempre più vicina alla destra xenofoba e reazionaria. Sui diritti LGBTQIA+ si continuano a fare passi indietro. La mozione approvata ieri dal Parlamento Europeo è molto chiara: la circolare che chiede ai sindaci di non trascrivere i figli delle coppie gay è un qualcosa di discriminatorio. A suon di nuovi reati, di divieti, di norme irrazionali, antiscientifiche e contro i diritti, il Governo Meloni sta portando l’Italia indietro di anni luce.

Lo dichiara Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo “G. Donadei” e Tesoriere di +Europa Granda. Chiedendo che i sindaci della Granda vicini al partito di Elly Schlein – Manassero, Calderoni, Fogliato e Portera – aggiungano la propria voce a quella degli altri amministratori che hanno richiesto un incontro urgente con il governo per discutere della questione.

Ci stupisce il fatto che, a partire dalla sua fervente sostenitrice Manassero, nessuno abbia ancora accettato di trascrivere i figli delle coppie gay. Sui diritti il centro sinistra non può permettersi tentennamenti” ha dichiarato ancora Blengino.

Manassero: “Colmiamo divario tra norma e vita concreta

E la sindaca di Cuneo non si è fatta attendere nel ‘battere un colpo’ (anche se, forse, non con la presa di posizione netta che Blengino auspicava). Un comunicato stampa ufficiale a sua firma, infatti, sottolinea come la sindaca cuneese parteciperà all’assemblea dei sindaci promossa da Stefano Lo Russo per il prossimo 12 maggio, incentrata proprio sulle tematiche e i diritti delle persone LGBTQIA+: “C’è da colmare un divario tra ciò che ammettono le norme e la vita reale delle persone, un divario tale per cui i principi costituzionali di uguaglianza e tutela della dignità della persona oggi non sono più garantiti per tutti” ha detto.

Anche noi, al Comune di Cuneo, abbiamo ricevuto richieste di riconoscimento dei figli da parte di coppie omogenitorial – prosegue Manassero nella propria lettera – : con grande dispiacere non abbiamo ancora potuto esaudirle, per la mancanza di una legge che lo permetta. Per questo, insieme agli altri sindaci e sindache, mi impegno a lavorare perché al più presto si scriva una norma che consenta il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali e il matrimonio egualitario, con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali“.

Ieri il Parlamento Ue, in una risoluzione sullo stato di diritto nell’Ue, ha ‘condannato le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali’, perché ciò ‘porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli’, in diretta violazione diretta dei diritti dei minori previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989“.

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