ACQUI TERME È mancato nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 il professor Massimo Salamano, 75 anni, naturalista e importante esponente del movimento che tra gli anni ‘8o e ‘9o rilanciò la protesta della Valle Bormida contro l’inquinamento causato dall’Acna di Cengio. Fin dagli anni ’70 Salamano fu tra i primi a occuparsi del disastro ambientale della zona e quando, nel 1987, nacque l’Associazione per la rinascita della Valle Bormida, mise a disposizione le sue competenze. «È stato una figura importante dal punto di vista tecnico. Nei tempi bui ha saputo tenuto viva la fiammella che poi si è riaccesa negli anni ’80». Così lo ricorda l’ingegner Ilvo Barbiero, altra figura di spicco del movimento valbormidese che lottava per la chiusura dell’Acna e il rilancio della Valle Bormida. Negli anni scorsi Salamano realizzò un importante documento filmato, dal titolo “L’avvelenamento della Val Bormida” nel quale sono stati raccolti servizi televisivi, interviste e testimonianze su oltre 40 anni della vicenda Acna, dal 1969 al 2013. Il funerale del professor Salamano verrà celebrato mercoledì 8, alle 15.30, nel Duomo di Acqui Terme.
c.o.