Free mette un piede nel ‘video-on-demand’
Le Figaro, di Lucas Mediavilla, pag. 28
È l’ennesimo concorrente nel già affollato mondo del video on demand (VOD). A pochi giorni dalla presentazione dei suoi risultati annuali, l’operatore Free vuole battere un colpo nel mondo delle piattaforme di streaming con il lancio, questo martedì 7 marzo, di un servizio VOD gratuito per i suoi abbonati, chiamato OQEE Ciné. A differenza di Netfllx, Disney e Prime Video, questo servizio è disponibile solo per i clienti Freebox e sarà pagato dalla pubblicità (nota come AVOD o Advertising Video on Demand). In questo modo la filiale lliad completa la sua gamma di servizi per la televisione on demand. La piattaforma OQEE by Free, lanciata due anni fa, offriva già l’accesso ai canali in diretta, un servizio di replay e l’accesso al VOD a pagamento attraverso le piattaforme Canal VOD e Filmo. “Con OQEE Ciné, l’idea è di arricchire l’offerta per i nostri abbonati, sulla stessa applicazione e senza costi aggiuntivi”, spiega la società. Tutto questo è disponibile su smartphone, tablet e TV connesse. Il catalogo, ancora scarno, offre attualmente 300 film e serie, ma solo in streaming e quindi senza possibilità di download. Non ci sono grandi franchise o grandi successi al botteghino, ma alcuni titoli come Limitless, xXx o Godzilla, oltre a diversi film cult come Incontri ravvicinati del terzo tipo, Dracula o Memorie di una geisha.
L’offerta è arricchita da alcune serie recenti, commedie francesi e americane, oltre a diversi contenuti rivolti a un pubblico giovanile. Anche se il gruppo afferma che il catalogo sarà ampliato nelle prossime settimane, per il momento c’è poco da sfidare l’egemonia dei giganti americani dello streaming. Con le loro produzioni originali e i grandi franchise, i colossi del settore sono meglio attrezzati per conquistare gli abbonati, anche se la questione del prezzo degli abbonamenti è diventata un freno nel periodo. Gara per gli abbonati Il servizio OQEF. Ciné è anche in grado di competere con le offerte AVOD di TF1 con myTF1 e M6 con 6play, o di France Télévisions e Molotov, anch’essi presenti in questo segmento da diversi anni. Ma l’aspetto principale è ovviamente altrove per Free. Sostenendo di essere “il primo operatore a offrire ai propri abbonati una così vasta gamma di serie cinematografiche” senza costi aggiuntivi per il cliente, il gruppo spera ovviamente di utilizzare questo argomento per differenziarsi dai suoi concorrenti nella corsa agli abbonamenti. A quale prezzo per Iliad? Interrogato da Le Figaro, il gruppo non vuole comunicare il numero di utenti della sua piattaforma, né l’ammontare dell’investimento per OQEE Ciné. In teoria, l’investimento per la creazione della piattaforma e l’acquisto dei cataloghi dovrebbe essere coperto dagli introiti pubblicitari che verranno generati con la trasmissione di spot all’inizio o a metà dei contenuti.
(Continua su Le Figaro)
(Nell’immagine il logo Oqee Cinè)