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Breve nota per dar conto di un cenno di stretta attualità. In questi giorni l’attenzione è concentrata sul possibile uso di una “bomba sporca” – un ordigno nucleare non convenzionale, ma in grado di irradiare radioattività – nel teatro di guerra ucraino. Un allarme lanciato dai russi, che hanno accusato Kiev di preparativi in tal senso.
L’Occidente ha respinto le accuse, ripetendo un mantra usato in altre occasioni, cioè che tale allarme servirebbe per incolpare la controparte di un crimine che stanno preparando essi stessi. Da qui l’allarme opposto sul possibile uso di tale ordigno da parte dei russi.
In una conferenza stampa, il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha escluso che i russi si stiano preparando a usare tale ordigno.
Così Kirby rispondendo a un giornalista che l’aveva interrogato in merito: “Stiamo osservando [il teatro di guerra] nel miglior modo possibile. E tutto quello che posso dirti con sicurezza è che non vediamo alcuna indicazione che ci siano preparativi per l’uso [di una bomba sporca]. Sappiamo certamente che gli ucraini non seguiranno quella strada. Non abbiamo visto nulla, in questo momento, che indica che i russi, a questo punto, si stanno preparando a farlo”.