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I salesiani di Bra piangono don Augusto Scavarda

I salesiani di Bra piangono don Augusto Scavarda

BRA Lutto nella famiglia salesiana piemontese. Ieri (martedì 3 gennaio) è morto don Augusto Scavarda, 70 anni, parroco delle chiese del rione Isola, del Belvedere di Vercelli e di Caresanablot. Il cordoglio ha raggiunto anche la comunità braidese: il sacerdote era stato in città per molti anni, come direttore del centro professionale, dove ancora oggi è ricordato da tanti ex allievi e amici dell’opera salesiana. Aveva guidato anche la confraternita dei Battuti neri. Don Augusto era stato anche a Fossano e in altre case salesiane e da circa una decina di anni aveva lasciato Bra per l’opera salesiana di Vercelli.

Avrebbe dovuto guidare un rosario in chiesa: i fedeli, non vedendolo arrivare, sono andati a cercarlo nella casa accanto alla parrocchia del Belvedere di Vercelli, trovandolo esanime, probabilmente stroncato da un malore. Don Scavarda soffriva da tempo di cuore ed era stato sottoposto a interventi chirurgici.

Instancabile animatore dei quartieri cittadini e volto noto della solidarietà vercellese, lascia un vuoto incolmabile in centinaia di fedeli. Alla notizia della sua morte tante persone hanno espresso alla comunità salesiana di Bra il cordoglio. Un cooperatore lo ricorda così: «Don Augusto è stato un sacerdote entusiasta e un salesiano che ha incarnato e trasmesso lo spirito di don Bosco. Ciao don Augusto e arrivederci in Paradiso, perché come diceva don Bosco un prete non va mai da solo in Paradiso o all’Inferno. Grazie per quanto hai dato ha tutti noi».

Lino Ferrero

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