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Il Pd “batte il tempo” a Cirio: “Su sanità, nuovi ospedali e ambiente Piemonte fermo”

A poco più di un anno e mezzo dalle Regionali il Partito Democratico “batte il tempo a Cirio“. Parola del Presidente del Gruppo Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, che poi aggiunge: “Siamo ormai fuori dall’emergenza Covid, la legislatura volge al termine e i problemi non hanno avuto soluzioni“. I dem hanno così deciso di raccogliere e presentare un elenco di promesse non mantenute, “dalla nuova legge urbanistica alla revisione di quella sull’edilizia sociale. Sui temi sanitari siamo fermi: penso ai nuovi ospedali Maria Vittoria di Torino e a quello di Alessandria, così come il Parco della Salute“.

Valle: “Su Parco Salute Cirio si chiama fuori”

Proprio ieri la Regione ha annunciato che verrà nominato un commissario straordinario per l’opera. Alcuni mesi fa il governatore si era fatto avanti per l’incarico. “Anche questa volta Cirio – accusa il vicepresidente Daniele Valle – si chiama fuori da questa responsabilità. Il sindaco di Genova Bucci pensava che il ponte Morandi facesse la differenza per la sua città: evidentemente per il presidente non è così“.

La sanità

E sul tema sociosanitario è intervenuta anche la consigliera Monica Canalis, insieme al collega Domenico Rossi. “Il Piemonte – ha spiegato – è la seconda regione più anziana d’Italia. Ci sono circa 15mila persone, in possesso di certificazione, che attendono il rinnovo delle cure domiciliari“. “Occorre – ha aggiunto Canalis – aumentare e rendere obbligatoria la spesa annuale per convenzioni residenziali, innalzare la quota sanitaria delle rette, formare più medici e infermieri“. Per Rossi: “L’edilizia sanitaria è bloccata ovunque, le liste d’attesa sono infinite ed aumenta il ricorso ai privati e gettonisti“. Proprio su quest’ultimo punto, l’esponente dem di Novara sta raccogliendo dalle diverse asl piemontesi il numero preciso di quelli impiegati.

“Cirio zero in legalità”

Altro j’accuse, proveniente dal consigliere Diego Sarno, è sul gioco d’azzardo. “Cirio e la sua maggioranza – ha chiarito – continuano a tutelare le lobby“. “La sua legislatura – ha sottolineato – è iniziata con l’arresto dell’assessore Roberto Rosso: all’epoca il governatore aveva proposto un codice etico da sottoscrivere, così come un corso di formazione per i consiglieri. Il risultato è stato zero: Cirio si era preso questo impegno, non è coerente con le sue parole“. 

“Giunta Cirio non ama l’ambiente”

In questi mesi la Regione è stata duramente contestata dagli ambientalisti, dagli Extinction Rebellion ai Friday For Future. Gruppi che hanno portato avanti proteste eclatanti, come quella di attaccarsi le mani alle porte della sede di piazza Castello. “La giunta Cirio – ha commentato il consigliere regionale Alberto Avetta non ama l’ambiente. A fronte di un Piemonte in cui il “consumo di suolo” marcia a ritmi eccessivi, la Giunta Cirio ha allentato le regole con provvedimento che favoriscono la cementificazione“.

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