Incontro pubblico, ieri sera, nella sala consiliare di Premosello per presentare il progetto dell’impianto a biogas all’ex poligono militare. La serata informativa, organizzata dal Comune e sollecitata dalla minoranza, ha visto la partecipazione dei vertici del Consorzio dei Rifiuti del Vco e di ConSer Vco.
Il progetto da 20 milioni di euro – che verrebbe realizzato con fondi del Pnrr – prevede un impianto in grado di produrre biometano e compost di qualità. E’ stato spiegato che si tratta di un progetto strategico, in linea con la transizione ecologica voluta dal Governo e che potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per la Regione.
Gianni De Santi, presidente del Consorzio Rifiuti del Vco ha parlato di ”grande occasione per la provincia per fare un salto strategico nel trattamento dei rifiuti in prospettiva di una riduzione dei costi del servizio per i cittadini” .
All’incontro informativo erano presenti con il sindaco Elio Fovanna, il presidente del Consorzio Rifiuti De Santi, l’ amministratore unico di ConSer Vco Giuseppe Grieco e l’ingegnere del ConSer Alberto Colombo.
La serata ha visto la presenza di un folto pubblico e ha avuto momenti di tensione e toni particolarmente accesi con alcune perplessità dei cittadini che hanno lamentato la scarsa informazione e le preoccupazioni per possibili rischi legati all’impianto per inquinamento, per eventuali odori e rumori. Alcuni hanno rilevato che ci sono linee guida che stabiliscono la distanza dalle abitazioni, che a Cuzzago non verrebbero rispettate in quanto un’abitazione si troverebbe a 15 metri dall’impianto.
L’ingegnere Colombo ha replicato sostendo che si tratta di un’abitazione di pertinenza di un’attività industriale. È stata detto che questo è un progetto che dovrà avere tutte le autorizzazioni per la tutela della salute e dell’ambiente da parte degli enti preposti; se la Provincia riterrà non ci siano le condizioni il progetto non sarà realizzato.
Il progetto riguarda il recupero di frazioni di umido e di rifiuto organico vegetale tramite un impianto di biodigestione anaerobica, in pratica verrebbero trasformati in energia l’umido, l’erba e le ramaglie dei giardini.
All’incontro il sindaco ha evidenziato che si tratta di un percorso iniziato nel 2020 con l’amministrazione Monti e proseguito dall’attuale amministrazione che ha avuto l’appoggio dei 74 Comuni che fanno parte del Consorzio .
“L’idea era buona e l’avremmo fatta anche senza i fondi del Pnrr. Il nostro progetto – ha spiegato invece Pino Grieco – è stato tra i primi in Italia ad essere finanziato, esattamente il terzo. Il primario interesse era dare la massima sicurezza agli amministratori locali e alla popolazione che l’impatto non fosse negativo per la popolazione. Ci sarà un tavolo tecnico con soggetti preposti che valuteranno e rilasceranno le autorizzazioni”. Per ottenere i fondi del Pnrr il progetto dovrà essere appaltato entro il 31 dicembre del 2023.
“Non si tratta di un impianto impattante, nessuno viene a proporre per il Vco un termovalorizzatore, oppure degli impianti per il trattamento di rifiuti pericolosi -ha detto De Santi-, per i quali ci sarebbe davvero grosse preoccupazioni. Noi riteniamo che questo progetto per l’accuratezza che è stata messa già adesso e che sarà messa nel futuro possa rispettare tutti i canoni per non dare alcun fastidio anche a chi abita nelle vicinanze. La decisione spetterà però alle autorità competenti, vi terremo informati passo passo sugli sviluppi”.
A fornire tutti i dati tecnici sull’impianto e a spiegarne nel dettaglio il funzionamento è stato poi l’ingegnere Colombo.