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Israele: le trattative di governo e le bombe a Gerusalemme | Piccole Note

Un murale di Banski in palestina Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo la vittoria trionfale alle elezioni, Netanyahu è ancora alle prese con la formazione del governo, che vede trattative serrate soprattutto con i due partiti di estrema destra di Ben Gvir e Bezalel Smotrich.

In questo caos, le notizie sugli accordi di governo non appaiono per nulla rassicuranti, dal momento che Ben Gvir sembra possa essere il nuovo responsabile della Sicurezza nazionale, mentre a Smotrich dovrebbe essere assegnata l’Amministrazione civile.

Il passato abbiamo già scritto di come Ben Gvir si rifaccia al movimento Kahanista, etichettato come terrorista dallo stesso Stato israeliano e dagli Stati Uniti (che lo hanno rimosso dalla blacklist del terrore nel maggio scorso); e di come, pur prendendo le distanze dal sanguinoso passato del movimento, si ponga come un fervente sostenitore delle più estreme pulsioni anti-arabe che attraversano la società israeliana.

Il ruolo dell’”amministrazione civile”

Smotrich lo segue a ruota e la sua probabile nomina alla guida dell’Amministrazione civile ha destato grande preoccupazione negli ambiti israeliani che aspirano a una qualche soluzione pacifica del conflitto diuturno con i palestinesi.

Un editoriale di Haaretz spiega come l’Amministrazione civile sia “responsabile dell’approvazione della costruzione negli insediamenti [nei territori palestinesi], della costruzione delle strade in Cisgiordania e della demolizione delle case presso gli avamposti degli insediamenti e delle comunità palestinesi”.

“I coloni odiano l’Amministrazione Civile perché ricorda loro che vivono in un territorio sotto occupazione militare [e non pienamente annesso ndr]. Si può prevedere con sicurezza cosa farebbe Smotrich con il grande potere che riceverebbe, è tutto scritto nella piattaforma del suo partito Sionismo religioso: legalizzare gli avamposti illegali, aumentare massicciamente il numero di insediamenti e di coloni in Cisgiordania, così come il numero delle demolizioni delle case dei palestinesi”.

“L’Amministrazione Civile – prosegue Haaretz – rappresenta il governo militare in Cisgiordania e, proprio per questo, l’obiettivo supremo del suo partito è quello di abolirla, al fine di ‘rafforzare e civilizzare la presa di Israele sul territorio, ‘non attraverso un governo militare temporaneo’. come dice la piattaforma”, ma, appunto, procedendo a una vera e propria annessione legale.

Fosche nubi all’orizzonte?

Israele rafforzerebbe ulteriormente il controllo legalizzato [di Israele] in Cisgiordania, dove i coloni vivono sotto un governo civile mentre i palestinesi sotto uno militare. Non è un caso che sempre più organizzazioni per i diritti umani all’estero definiscano quello che sta accadendo in quel territorio come apartheid. Ma, in ogni caso, questo è un altro passo verso l’annessione della Cisgiordania”.

Purtroppo, la possibilità che la sofferenza dei palestinesi si risolva con la nascita di un loro Stato che abbia il riconoscimento del mondo sembra ormai appartenere al passato, come anche le chiare norme internazionali che lo prevedevano quando è nato lo Stato israeliano.

In assenza di diritto, tutto è lasciato ai rapporti di forza; e di forza, il popolo palestinese ne ha ben poca, come anche gli ambiti ebraico-israeliani e dell’ebraismo internazionale che puntavano su tale opzione, i quali appaiono in ritirata.

Una nube fosca incombe sui palestinesi, ma anche sugli israeliani. Lo dimostra il recente doppio attentato a Gerusalemme che causato la morte di un ragazzo e il ferimento di oltre venti persone, sul quale la Sicurezza israeliana si sta ancora interrogando, perché si è rivelato molto più sofisticato di altri, tanto che si è ipotizzata l’esistenza di una cellula terroristica di nuovo conio.

O forse il salto di qualità del Terrore si deve anch’esso alle turbolenze che stanno attraversando il mondo a causa della guerra ucraina, un nervosismo al quale Tel Aviv non è affatto immune, come hanno dimostrato gli attentati seriali che hanno insanguinato il Paese nel marzo scorso, che sembrano avere un qualche oscuro legame con le bombe di questi giorni.

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