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La minaccia dal Cremlino: una taglia da 15 milioni sulla testa del cuneese Crosetto

Una “minaccia reale” come riporta il quotidiano il Foglio diretto da Claudio Cerasa quella rivolta a Guido Crosetto, il gigante di Marene – comune di cui fu sindaco e da cui iniziò la sua ascesa politica – che da ottobre 2022 guida il ministero della Difesa. 

È quanto sarebbe stato scoperto dall’intelligence italiana e riportato ai vertici di governo. Sulla testa di Crosetto, infatti, penderebbe una taglia russa da 15 milioni di dollari. Una questione di cui si è a conoscenza da circa una settimana, da prima, quindi, della polemica sui migranti che aveva portato Evegenij Prigozhin, il capo della milizia privata Wagner, a definirlo “mudak” (che  si può tradurre con ‘testa di c***o’).

Secondo quanto riporta Il Foglio sarebbe stato l’ex presidente della Federazione Russa (dal 2008 al 2012, unico leader pro tempore nell’era di Putin) Dmitrij Medvedev a individuare Crosetto come simbolo dell’ingratitudine italiana. 

Un mese fa Crosetto replicando all’ambasciatore Sergey Razov disse che la terza guerra mondiale scoppierebbe quando i carri armati di Mosca arrivassero a Kyiv. Una dichiarazione che Medvedev commentò su Telegram definendo il ministro della Difesa “uno sciocco raro”.

Medvedev attualmente è vicepresidente del Consiglio di sicurezza e,come riporta il quotidiano di Cerasa, avrebbe segnalato alla Wagner una lista di personaggi rilevanti del mondo politico occidentale che “sarebbe auspicabile […] eliminare”. Tra questi l’ex sindaco di Marene Guido Crosetto.

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