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La Regione raddoppia i fondi a Vita Nascente, il M5S attacca: “1 milione di euro nel fondo antiabortista”

Un milione di euro nel fondo antiabortista, l’assessore demolisce le conquiste della legge 194 con la propaganda”. E’ un attacco durissimo quello che la capogruppo del M5S Sarah Disabato rivolge all’assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone.

Disabato contro Marrone

A mandare su tutte le furie la consigliera pentastellata la decisione da parte della maggioranza di raddoppiare con un maxi emendamento al bilancio lo stanziamento al fondo Vita Nascente, passato dai 460 mila euro del 2022 al futuro milione di euro nel 2023.

Le parole usate da Disabato verso Marrone sono durissime: “Quanto sta facendo l’assessore per rendere il Piemonte una Regione oscurantista e liberticida è sotto gli occhi di tutti. Calpestare il diritto di libera scelta delle donne, in nome della morale conservatrice, sembra diventato lo sport preferito degli esponenti di Fratelli d’Italia”.

“Se avessero davvero voluto aiutare le donne e le famiglie piemontesi – ha proseguito Disabato – allora avrebbero abbattuto le rette degli asili nido, incrementato i servizi per la prima infanzia, messo in atto misure di sostegno dell’occupazione delle famiglie, garantito la presenza di medici non obiettori nelle strutture sanitarie”

L’Assessore Marrone – ha concluso Disabato, che ha annunciato la volontà di dare battaglia nel bilancio di previsione in Consiglio regionale – ci risparmi la retorica sugli aiuti per le donne: il suo unico interesse è quello di limitarne la libertà di scelta”.

Marrone spiega perché si è deciso di raddoppiare i fondi

Le ragioni della scelta di raddoppiare lo stanziamento per il fondo sono spiegate dallo stesso Marrone: “Il successo del primo bando di Vita Nascente ci ha incoraggiato a raddoppiare lo stanziamento per il sostegno alle future mamme in difficoltà, che nel bilancio previsionale 2023 arriva a un milione di euro. Di fronte alla montagna di latte in polvere, pannolini, culle, aiuti per affitti, bollette e mutui che, grazie al fondo Vita Nascente, i centri di aiuto alla vita stanno fornendo alle donne e coppie socialmente fragili che non vogliono rinunciare alle loro gravidanze, gli slogan ideologici dell’opposizione suonano sempre più stantii e distanti dal paese reale“.

I progetti regionali

Lo stanziamento di 1 milione per Vita Nascente si va a sommare all’altro stanziamento regionale da 1 milione di euro per il cosiddetto “Birth Welfare”, che permette alle imprese piemontesi di realizzare nidi e asili all’interno delle aziende o permettere ai dipendenti di fruire di servizi come centri estivi, attività culturali, laboratori didattici per i propri figli.

Nel 2022 i progetti di tutela materno-infantile risultati ammissibili erano stati 15 e ad ognuno di loro era stato assegnato un contributo di 26.666,67 €. I progetti presentati dagli Enti gestori erano stati invece 4, con 15mila € assegnati a ciascun progetto. Il totale le risorse assegnate per i progetti di tutela materno-infantile, suddiviso per Asl, era stato il seguente: ASL TORINO CITTÀ 79,8mila € (3 progetti), ASL TO 3 53,2mila € (2 progetti), ASL TO 4 53,2mila € (2 progetti), ASL TO 5 26,6mila € (1 progetto), ASL VCO 26,6mila € (1 progetto), ASL CN 53,2mila € (2 progetti), ASL AL 53,2mila € (2 progetti), ASL AT 26,6mila € (1 progetto), ASL BI 26,6mila € (1 progetto). Gli enti gestori destinatari di contributo erano stati: Comune di Torino, Consorzio Cissaca, Consorzio Csac del Cuneese, Comune di Novara.

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