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L'Osteria dell'Orologio – Fiumicino – Secolo d'Italia


5 Feb 2023 0:01 – di Redazione

L’Osteria dell’Orologio
Via della Torre Clementina, 114 – 00054 Fiumicino – Roma
Tel. 06/6505251
Sito Internet: www.osteriadellorologio.net

Tipologia: pesce
Prezzi: antipasti 18/20€, primi 18/22€, secondi 24/30€, dolci 8/12€
Chiusura: Lunedì. A pranzo Martedì e Mercoledì

OFFERTA
Conferma di voto per questo ristorante di Fiumicino capitanato dallo chef Marco Claroni che propone un’ottima cucina marinara rispettosa della materia prima. Il menù è composto da due percorsi degustazione – Pochi ma buoni a 65 euro e Libera-mente a 85 euro – oltre alla singola scelta delle portate che prevede pure una selezione di stagionati di mare a 45 euro. Dopo un’alicetta delicatamente marinata e servita insieme al buon pane fatto in casa e a un assaggio di olio EVO locale e burro alle acciughe, abbiamo iniziato con i gustosi appetizer che componevano l’aperitivo: un bignè ripieno di crema di scampi, una chips croccante con gel di lupini e una rivisitazione dell’impepata di cozze. Nella triglia con lumachine in salsa verde di pistacchio e funghi porcini il pesce è stato sostituito dal tonno alalunga, in quanto, lavorando con il pescato del giorno, può capitare che quella tipologia non sia disponibile: l’abbinamento è riuscito lo stesso, con la carne del tonno cotta perfettamente (lasciandola rosa al centro) e i sapori degli altri ingredienti ben bilanciati. Toni piacevolmente affumicati nel tentacolo di polpo rosticciato servito con salsa di melanzana alla brace e gocce di yogurt a stemperare con la loro freschezza. Piccante al punto giusto il baccalà con salsa di stoccafisso e ’nduja coperto da spuma di patate e cipolla. L’assoluto di ricciola – uova, cruda e cotta – avvolgeva le trenette che rilasciavano un intenso e persistente sapore di mare, mentre la delicata carne dell’arzilla, nel secondo da noi assaggiato, era valorizzata da una deliziosa salsa alla cacciatora e accompagnata da una misticanza amara e da una piccola millefoglie di patate di forma triangolare. Non convincente il dolce, un frangipane al basilico servito con una quenelle di gelato al pistacchio, albicocche affumicate e gocce di cioccolato bianco che non comunicavano tra loro, seguito da un caffè palesemente sottoestratto, con bolle grosse e chiare in superficie e un gusto poco complesso.

AMBIENTE
Lo spazio interno è piccolo ma ben curato, con la giusta mise en place sui tavoli apparecchiati senza tovaglia. Ad aumentare i coperti ci pensa l’ampio dehors, in parte verandato, che precede l’ingresso.

SERVIZIO
Gentile, preciso e disponibile.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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