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Palio, Miravalle (Pd): “Il nuovo regolamento è nullo, perchè non è mai stato approvato dal Consiglio Comunale” – ATNews.it

L’esponente del Partito Democratico: ” E’ l’ennesima falsa partenza, un altro mortaretto sprecato. Il sindaco torni con i piedi per terra e recuperi il rapporto ormai deteriorato con il mondo del Palio”

di – 03 Febbraio 2023 – 16:51

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

Non c’è pace per il Palio. E’ notizia di ieri delle dimissioni in blocco arrivate da parte del Collegio dei Rettori, un gesto eclatante per porre l’attenzione sul mondo del Palio verso il quale “è venuta meno la fiducia e  il rispetto” come si legge nel comunicato che annunciava di fatto il congelamento dell’organo che riunisce i ventuno rappresentanti dei rioni, borghi e comuni che partecipano alla storica Festa.

Un terremoto che, oltre a sconquassare il mondo del Palio, ha visto anche diverse “scosse di assestamento” nella politica astigiana.  Una di queste è stata rilevata dal consigliere comunale Michele Miravalle (Pd) e riguarda il regolamento del Palio, oggetto di forti discussioni negli ultimi mesi e al centro dell’aspro dibattito all’interno del Consiglio comunale aperto dello scorso gennaio.

“Oggi abbiamo fatto un’altra scoperta – annuncia Miravalle il nuovo Regolamento del Palio, fortemente voluto da Maurizio Rasero, è nullo, poiché non è mai stato votato dal Consiglio comunale e dunque mai entrato in vigore, come richiesto dall’art. 32 del Regolamento stesso: la vicenda ha del paradossale e purtroppo non fa bene al Palio. Insieme ai colleghi consiglieri di minoranza abbiamo verificato che il Regolamento del Palio modificato il 24 marzo 2022 non è mai stato né discusso né approvato dal Consiglio comunale. Ma quello stesso Regolamento prevede (art. 32) che debba entrare in vigore attraverso un voto proprio del Consiglio comunale, mai avvenuto. Questo significa che quel Regolamento è nullo e che gli atti che discendono da quel Regolamento (ad esempio qualsiasi decisione del Capitano) potrebbero essere invalidi”.

Un tecnicismo giuridico, quello rilevato dal consigliere, che potrebbe però portare a conseguenze importanti: “ Questo significa anche che il capitano uscente Michele Gandolfo avrebbe potuto candidarsi alla carica, perché nel regolamento precedente non vi era nessuno ostacolo alla ricandidatura – prosegue – insomma, è l’ennesima falsa partenza: un altro mortaretto sprecato. Il sindaco torni con i piedi per terra e non si senta sopra le regole, recuperi il rapporto ormai deteriorato con il mondo del Palio, porti in consiglio comunale il Regolamento scritto meglio e lo faccia approvare. Come detto, siamo disponibili al confronto, perché crediamo nel Palio. Mi auguro solo che il Sindaco e l’Amministrazione comunale non si siano accorti della nullità del Regolamento per superficialità e leggerezza. Sarebbe grave se avessero applicato consapevolmente regole che sapevano non avere valore”.

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