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Per il Caffè Letterario di Bra il 2022 è stato un anno superlativo 

Qualche giro di lancette rapidissimo e saremo nel 2023. Per il Caffè Letterario di Bra è giunto il momento di salutare l’anno vecchio e guardare avanti. 

Una nuova serie di tappe da aggiungere al diario di bordo è già pronta per un evento consolidato ed affermatissimo, che si pone come obiettivo quello di valorizzare lo straordinario patrimonio culturale, umano e civile che ha fatto di Bra un centro irradiatore di arte e di etica. 

E che cosa scopriamo dal bilancio 2022? Tra i format più seguiti c’è il podcast in onda ogni terzo giovedì del mese, alle ore 21, su Facebook. Un evento reso possibile, grazie alla collaborazione di Enrico Sunda, amministratore del gruppo ‘Bra. Di tutto, di più’, che manda in onda gli interventi di prestigiosi ospiti su argomenti di attualità, ma anche di sport, musica, arte ed impegno civile. 

Una gioia per la curatrice del Caffè Letterario, Silvia Gullino, che offre una sintesi di come si possa ripartire dopo il difficile momento che abbiamo attraversato: “Durante la pandemia abbiamo scoperto come i valori culturali siano irrinunciabili e stiano al passo con i tempi attraverso i mezzi digitali. Pur in tutte le sue difficoltà, è stato ugualmente un anno vissuto intensamente con tanti ospiti e contenuti di valore. Manca ancora il contatto fisico e il calore delle serate in presenza al Crocicchio, ma la prudenza ha suggerito di restare in modalità online. Gli spettatori questo lo hanno capito e ci hanno premiato”.

Ma non finisce qui. Gli ottimi risultati ottenuti dall’appuntamento del giovedì pomeriggio (ancora sul gruppo Facebook, ‘Bra. Di tutto, di più’) con lo spazio dedicato ai libri, sono un altro motivo d’orgoglio, che va ad unirsi ai progetti realizzati in via collaterale, come la mostra per la pace in Ucraina, che si è svolta nel mese di aprile ai Salesiani di Bra. Con la ‘Chiamata alle arti’, Silvia Gullino ha raccolto il messaggio di sei artisti braidesi, convinti che la bellezza della cultura potesse contrastare l’orrore della guerra insensata, che sta ferendo il cuore dell’Europa. 

“In questi anni duri, ma stimolanti – conclude Silvia Gullino – abbiamo avuto la conferma che sul territorio esiste un capitale umano straordinario. Il nostro obiettivo è quello di creare valore sul territorio, partendo proprio da questo potenziale. Il pubblico che ci segue numeroso ed il consenso della critica sono motivo di grande orgoglio e ulteriore slancio per il futuro. Con speranza di poter ritornare a vivere pienamente l’arte e soprattutto di poterla divulgare come un tempo e con maggiore forza, auguro buon anno a tutti”.

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