La delibera comunale n° 113 pubblicata lo scorso 2 gennaio dal Comune di Pocapaglia è chiara: l’intervento finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, per il potenziamento dei servizi di istruzione, piano per asili nido e scuole dell’infanzia, è stato approvato.
Verrà dunque costruito, grazie ai 2.550.000 euro del PNRR, un nuovo spazio per la scuola materna del paese, in frazione Macellai e conseguentemente i locali che oggi accolgono i bambini nelle due sedi storica, nella stessa frazione e nella parte del paese, saranno utilizzate solo per la scuola primaria.
In definitiva al termine dei lavori – ancora da appaltare – si avranno una sola scuola materna in strada Valle, frazione Macellai, e una sola scuola primaria nel capoluogo.
Questa prospettiva ha dato il via a una raccolta di firme di residenti contrari al progetto. Oltre mille le sottoscrizioni depositate in Comune, raccolte fra genitori, insegnanti e cittadini, contrari agli accorpamenti e solidali col gruppo di minoranza, che sostiene: “Non siamo contrari alla costruzione di una nuova scuola, ci mancherebbe, ma contrari alla scelta del sito su cui farla, che si troverebbe oltre la strettoia del ponte ferroviario e stravolge il piano urbanistico. Strada Valle è stretta, per metà a senso unico, con due soli accessi, peraltro pericolosi. La volontà di accorpare le due attuali scuole materne non rispetta le esigenze legate alla particolare conformazione del territorio. Chiediamo il mantenimento dell’attuale suddivisione e che i fondi siano destinati a un plesso scolastico comprensivo in zona Macellai, nell’area individuata dal Piano regolatore approvato dalla Regione nel 2013, nei pressi del campo sportivo”.
Dichiara il sindaco Antonio Luigi Riorda: “Il bando riguarda il finanziamento di una sola scuola materna, quella che sorgerà in strada Valle. Il progetto ci permetterà di ospitare anche altre strutture comunali, come il magazzino e il centro polifunzionale. L’alternativa proposta dalla minoranza è a ridosso di una zona a rischio idrogeologico. Il nostro intento è sempre stato quello di unire il paese, non di dividerlo, nasce da qui la volontà di un’unica struttura per ogni ordine di scuola. Inoltre, i numeri demografici delle nascite ci impongono di muoverci in questa direzione”.
Vedremo nei prossimi tempi come evolverà la situazione.