POGBA, SERVE UN PASSO INDIETRO E SEMBRA SCOSSO

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Paul Pogba ieri ha fatto le visite mediche al centro bianconero. L’esito è abbastanza impietoso, “Paul Pogba ha riportato una lesione di basso grado all’adduttore della coscia destra e ha già iniziato l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. In sintesi se va bene rientrerà dopo la sosta delle Nazionali, ma ormai i tempi è impossibile indicarli.

Il centrocampista sta vivendo un momento molto complicato e lo testimonia la sua espressione dopo le visite al J Medical e la risposta al tifoso, quel ” non ho la testa” che evidenzia sicuramente come il momento non sia dei migliori, anzi.

In molti si potevano magari immaginare un anno di Pogba con un numero di presenze limitato, non 50 come molti, ma nemmeno due, il numero delle presenze attuali in serie A, con un numero di minuti altamente deficitario.

PASSO INDIETRO – la situazione richiede una riflessione sicuramente importante e un passo indietro, forse, del diretto interessato che dovrebbe quanto meno rivalutare l’ingaggio per la prossima stagione sulla base delle presenze, un minimo indennizzo alla Juventus, per quanto offerto in questa annata.

POGBA, CASO CHE RICORDA IL PASSATO? – come avevamo già sostenuto, il caso Pogba, comincia ad avere un pò il senso del dejà vu: vale la pena fare un esempio che passa atraverso l’acquisto di Aaron Ramsey, come Pogba arrivato a parametro zero e come Pogba, anche se il primo anno meno, assolutamente assente in tante occasioni.

L’operazione al momento è stata più che altro a livello di immagine, mentre ecoonomicamente è stata un bagno di sangue. Va detto che incide a bilancio per quasi 12 milioni, tantissimo, considerando il contratto fino al 2026, troppo per quanto stiamo vedendo oggi. Serve un passo indietro del calciatore sul contratto o quanto meno un segnale sul campo, da qui, non si esce.

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