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Si presenta alla porta di un

Indossava un cappello bianco quando si presentò alla porta di casa sua in Corso Barale a Borgo San Dalmazzo nel 2017. Le aveva chiesto di prestarle un foglio ed una penna perché avrebbe dovuto lasciare un messaggio alla sua dirimpettaia. La padrona di casa, un’anziana ultranovantenne, la fece entrare e mentre era occupata a cercare quanto richiestole, la sconosciuta le rubò gioielli per un valore di circa 1500 euro.

Per questo motivo, N.L., una donna nomade di Villafranca Piemonte (Torino), è stata condannata stamane davanti al Tribunale di Cuneo a quattro anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di 500 euro di multa, accusata di furto in abitazione.

Insieme a lei era imputato anche il marito, G.C., anch’esso di origini nomadi, che, secondo quanto sostenuto dalla Procura, la avrebbe aspettata nelle vicinanze del condominio dell’anziana a bordo di una Nissan Juke, in attesa che mettesse a segno il colpo.

Alla coppia, verosimilmente, i Carabinieri arrivarono attraverso la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza poste nella zona dell’abitazione della vittima.

Una di questa inquadrò il momento di cui N.L., indossando un cappello bianco, stava entrando nello stabile. La donna venne altresì riconosciuta dall’anziana.

L’altra telecamera, invece, riprese l’autrice del furto salire sulla Nissan Juke, arrivata una decina di minuti dopo. La targa dell’auto era poi risultata essere intestata al G.C. e per la Procura vi sarebbe stato proprio lui alla guida. Dai filmati però, il volto del conducente risultò parzialmente coperto dallo specchietto parasole, ragion per cui il giudice, ritenendo insufficienti le prove raccolte a suo carico, l’ha mandato assolto per non aver commesso il fatto.

Il giudice ha altresì disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare l’ipotesi di falsa testimonianza nei confronti di un titolare di un’agenzia immobiliare che era stato chiamato a deporre nel corso dell’istruttoria.

L’uomo avrebbe infatti dichiarato, sotto giuramento, che il giorno del furto gli imputati, interessati mettere in vendita la loro abitazione, si sarebbero trovati in casa insieme a e la sua ex dipendente a stipulare un contratto di affido in carico.  

CharB.

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