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Spaghetti con farina di grillo “made in Italy”: presto saranno nei supermercati italiani – Impronta Unika

Tra poche settimane arriveranno sul mercato i primi spaghetti a base di insetti prodotti in Italia. A produrli è stata l’Italian Cricket Farm, l’azienda che per prima ha chiesto l’autorizzazione a commercializzare il “novel food” in Italia.

Non ne sentivamo così tanto il bisogno, ma sembra che dovremmo abituarci, almeno a vederli sugli scaffali dei supermercati (dove possiamo tranquillamente scegliere di lasciarli).

Stiamo parlando di alimenti a base di insetti, dopo che l’UE ha approvato il consumo di farina di grilli e altri ingredienti simili.

I primi spaghetti “made in Italy” sono stati realizzati con la farina di grillo, che arriverà nei supermercati tra qualche settimana (l’ok definitivo dovrebbe arrivare tra circa 60 giorni).

L’Azienda Agricola Italiana Grilli di Scalenghe, comune della città metropolitana di Torino, ha richiesto l’autorizzazione a commercializzare spaghetti “al gusto di nocciola” ma realizzati con farina di grilli.

La pasta prodotta con la farina di grillo ha un colore più scuro rispetto alla pasta tradizionale, che la fa assomigliare in qualche modo alla pasta integrale, ma con un sapore più simile alla frutta secca (mandorle e nocciole).

Una pasta che costerà molto di più di quella tradizionale (e quindi non rischiamo di fare confusione). Come ha detto Ivan Albano, amministratore delegato dell’azienda torinese:

“Il nostro brand sarà ben riconoscibile. Perché la nostra pasta costa quattro volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina circa 30 euro al chilo. Il nostro, piaccia o no ai puristi, è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale. Oggi processiamo un milione di grilli al giorno da cui ricaviamo farine per il cibo animale.Con il via libera di Bruxelles al consumo umano di polveri di grillo investiremo in una nuova linea produttiva. Il settore sta esplodendo di richieste”.

Oltre al disgusto che molti di noi provano al pensiero di mangiare insetti, quanto dichiarato da Albano ci mostra anche un altro aspetto della questione: per produrre questa farina vengono uccisi milioni di grilli al giorno! Questo è un dettaglio che non può passare inosservato a chi di noi ha a cuore il benessere degli animali, al di là della repulsione o meno per questo tipo di cibo.

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