Sono in corso scontri e proteste nel quartiere curdo di Parigi, dove questa mattina – venerdì 23 dicembre – sono state uccise tre persone da un 69enne, ex macchinista dell’Sncf – la società ferroviaria francese – ora in pensione. Alcuni dei manifestanti della comunità curda, che si sono riuniti per gridare la loro rabbia intorno a Rue d’Enghien – luogo della sparatoria – e il Faubourg Saint-Martin, hanno lanciato oggetti contro la polizia in tenuta antisommossa che ha risposto con gas lacrimogeni. Secondo BFMTV, i dimostranti protestano contro il governo e il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, per non aver garantito la protezione della comunità curda di Parigi e per aver lasciato a piede libero l’uomo con precedenti per violenze di carattere razzista. Durante i tafferugli – riporta l’emittente francese – sono rimasti feriti almeno cinque agenti. Nel frattempo, il consiglio democratico curdo, che in mattinata aveva invitato la comunità a manifestare sul luogo della sparatoria, ha convocato per domani sabato 24 dicembre «una grande manifestazione» a Place de la Republique, nel cuore di Parigi.
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