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Tutto i costi del fallimento di Silicon Valley Bank per il bilancio Usa

First Citizens

First Citizens acquisterà 110 miliardi in asset di Silicon Valley Bank, diventando così una delle quindici banche più grandi degli Stati Uniti. Il fallimento dell’istituto californiano è invece costato 20 miliardi per le finanze pubbliche Usa

La holding bancaria americana First Citizens BancShares ha annunciato oggi che acquisirà i depositi e i prestiti di Silicon Valley Bank, l’istituto di riferimento per le startup californiane fallito a inizio marzo: è stato il secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti.

COSA SUCCEDERÀ A SILICON VALLEY BANK

Stando a un comunicato della FDIC – l’ente governativo americano che fornisce assicurazione sui depositi delle banche e che ha preso il controllo di Silicon Valley Bank dopo il fallimento -, First Citizens acquisterà 72 miliardi di dollari di prestiti dell’istituto californiano (con uno sconto di 16,5 miliardi), 56 miliardi di depositi e 110 miliardi di asset.

Inoltre, First Citizens riceverà dalla FDIC una linea di credito per scopi di liquidità contingente e si accorderà con l’autorità per condividere alcune perdite sui prestiti commerciali, così da “fornire ulteriore protezione al ribasso contro potenziali perdite di credito”, spiega Reuters.

Da oggi, le diciassette ex-filiali di Silicon Valley Bank riapriranno sotto il controllo di First Citizens.

L’IMPATTO SUI CONTI DELLA FDIC

Come ricostruisce Bloomberg, circa 90 miliardi di dollari in titoli e altri asset di Silicon Valley Bank rimarranno nell’amministrazione controllata a disposizione della FDIC, che ha anche ottenuto i diritti di rivalutazione delle azioni di First Citizens per un valore di 500 miliardi di dollari.

Il fallimento di Silicon Valley Bank avrà un impatto di circa 20 miliardi di dollari sul Deposit Insurance Fund, il fondo di assicurazione dei depositi bancari americani della FDIC.

L’INTERESSE DI FIRST CITIZENS PER LE BANCHE FALLITE

Stando alle fonti di Bloomberg, pare che First Citizens avesse presentato un’offerta per l’acquisizione di Silicon Valley Bank subito dopo il suo fallimento. Reuters aggiunge che anche un’altra banca regionale aveva mostrato interesse, la Valley National.

L’interesse di First Citizens aveva sollevato qualche dubbio tra gli osservatori, che si sono chiesti se l’istituto possedesse i mezzi per gestire il collasso di Silicon Valley Bank, una delle più grandi banche commerciali degli Stati Uniti; a fine 2022 First Citizens risultava invece essere la trentesima banca del paese per asset posseduti.

D’altra parte, First Citizens ha una certa esperienza nell’acquisizione delle rivali fallite: dal 2009 a oggi ha acquistato oltre venti banche assistite dalla FDIC, e solo l’anno scorso ha completato l’acquisizione di CIT Group tramite un accordo dal valore superiore ai 2 miliardi.

COSA CAMBIA PER FIRST CITIZENS

First Citizens ha sede nella Carolina del nord, e ora si espanderà in California. Possiede asset per all’incirca 109 miliardi e depositi totali per 89,4 miliardi. L’acquisizione di Silicon Valley Bank l’ha resa una delle quindici maggiori banche degli Stati Uniti, stando a Bloomberg Intelligence.

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