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VOLPIANO – A Luciano Bonaria la laurea honoris causa del Politecnico in ingegneria meccatronica

VOLPIANO – A Luciano Bonaria, imprenditore e fondatore della maggior parte dei prodotti della Spea di Volpiano, la laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccatronica al Politecnico di Torino. Il 75enne è presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda, amministratore delegato, design architect dei prodotti e della strategia commerciale, nonché inventore della maggior parte dei prodotti Spea.

«Per riconoscere la grande intuizione e la capacità di evolversi da semplice progettista di apparecchiature di collaudo a imprenditore illuminato capace di portare il made in Italy in una posizione di leadership tecnologica globale», si legge sul sito del Politecnico – il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazione del Politecnico ha proposto al Ministro dell’Università e della Ricerca il riconoscimento per l’imprenditore canavesano della laurea magistrale Honoris Causa in Ingegneria meccatronica, che gli è stata consegnata presso la sala «Emma Strada» della sede centrale di ateneo in corso Duca degli Abruzzi.

La cerimonia è stata l’occasione per ripercorrere la lunga storia professionale di Bonaria, assunto dopo il diploma dalla Olivetti, dove comincia a lavorare alla progettazione delle macchine per il collaudo delle schede elettroniche dell’ultimo modello di personal computer, l’Olivetti P101. Nel 1969 passa alla General Electric, sempre con il ruolo di progettista di apparecchiature di collaudo, arrivando a progettare una macchina in grado di effettuare collaudi combinati strutturali e funzionali. Spinto dai numerosi successi professionali e dalle intuizioni sull’evoluzione del settore dei collaudi, decide di intraprendere la carriera imprenditoriale e nel 1976 fonda a Volpiano la Spea che, neanche un anno dopo, produce il primo tester di tipo In-Circuit a letto di aghi, immediatamente adottato da Olivetti. Da quel momento l’azienda ha continuato a concepire prodotti innovativi e ad essere un punto di riferimento a livello mondiale.

Nella sua lectio magistralis, spiegano dal Politecnico, Luciano Bonaria ha illustrato il ruolo fondamentale dei «macchinari di test» per verificare la sicurezza di apparecchiature come microchip, Mems, sensori o batterie che hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, basti pensare ai pacemakers o ai sensori delle automobili. «Il Politecnico riconosce il grandissimo valore tecnologico di Spea, così come l’esempio che rappresenta per i nostri studenti il percorso professionale di Luciano Bonaria e la sua visione – sottolinea il Rettore Guido Saracco, che ha conferito il titolo – per noi è fondamentale formare ingegneri multidisciplinari di altissimo livello che portino avanti le attività di ricerca e di progettazione per anticipare le tecnologie del futuro».

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