“La Regione Piemonte vuole dare il proprio contributo attivo al regionalismo e all’autonomia”. Così il presidente Alberto Cirio che partecipa alla due giorni “L’Italia delle Regioni” che si svolge in Lombardia oggi e domani.
“Già dal nostro insediamento nel 2019 abbiamo recuperato il tempo perduto in tema di autonomia e per metterci alla pari con Lombardia ed Emilia Romagna – le parole del governatore piemontese – l’autonomia dà maggiore responsabilità a chi governa ed è un’assunzione di responsabilità. Non è un manifesto politico ma l’applicazione della Costituzione”.
“Il Piemonte ha fatto l’Italia, siamo orgogliosi di essere italiani – ha proseguito Cirio – il modo migliore per essere italiani è valorizzare i territori che lo chiedono, senza discriminazioni, ma è un passo in avanti da compiere. La pratica dimostra come il più è vicino e più il governo è efficace”.
Cirio nel pomeriggio presiede il tavolo tematico dedicato a Geopolitica, Europa e Pnrr.
“Un onore – il commento del presidente – il Piemonte è stata la prima Regione italiana ad autorizzare l’utilizzo dei fondi del Pnrr in arrivo dalla Ue e questo significa soldi in cassa subito a disposizione di imprese e cittadini per un totale di 3 miliardi di euro”.
Sull’applicazione concreta del Pnrr ci vuole uno scatto in avanti.
“Il Governo Draghi ha fatto bene ma ha molto centralizzato sui ministeri il Piano – conclude Cirio – adesso c’è bisogno di un maggiore coinvolgimento delle Regioni con un maggiore confronto come anche ha detto e l’ho molto apprezzato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
Anche Marco Gabusi, assessore regionale alle Opere Pubbliche, Infrastrutture, Trasporti e Difesa del Suolo della Regione Piemonte ha partecipato oggi all’evento
“In Piemonte stiamo affrontando il tema con metodo sabaudo, con molto pragmatismo – le parole di Gabusi – noi pensiamo che l’autonomia sia la risposta alle richieste del territori. Dando maggiore responsabilità della Regione e rimettendo al centro le Province si possono dare risposte a imprese e cittadini”.
L’assessore nel pomeriggio ha partecipato al tavolo tematico intitolato “Il modello dell’urbano regionale, come le Regioni possono tenere assieme città e territori”.
“Il tavolo a cui ho preso parte si proponeva di trovare soluzioni su come tenere insieme le aree di montagna, i piccoli Comuni con le aree metropolitane. Il metodo che stiamo utilizzando in Piemonte è quello di partire dal basso, dalle esigenze dei territori e non con bandi calati dall’alto, dalle Ue”.