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Il 26 gennaio 2023 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «Gli stipendi percepiti alla Juve? Non li sento miei. Erano tutti dilazionati. Spesso ci chiedevano di posticiparli tra un tempo e l’altro». Secondo l’autore del tweet, la frase sarebbe stata pronunciata dal calciatore della Roma Paulo Dybala ai microfoni dell’emittente Sportitalia.
Si tratta di un contenuto satirico circolato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa.
Il tweet fa riferimento alle indagini della Procura della Federcalcio (Figc) sulla cosiddetta «manovra stipendi», lo strumento che secondo la tesi degli inquirenti sarebbe stato utilizzato dalla Juventus per ridurre il passivo di bilancio attraverso il taglio fittizio dei salari dei propri tesserati. Questo filone è parallelo ma indipendente rispetto al caso plusvalenze che il 23 gennaio 2023 ha portato alla penalizzazione della Juventus di 15 punti nel campionato di Serie A in corso.
Il 25 gennaio scorso Paulo Dybala, che ha militato nella Juventus fino alla stagione 2021/2022, ha realmente rilasciato un’intervista a Sportitalia, nella quale chiariva la dinamica al centro della «manovra stipendi». Secondo Dybala, nonostante la Juventus avesse annunciato che i calciatori avrebbero rinunciato a quattro mesi di stipendio, l’accordo reale comprendeva la rinuncia a una mensilità e la semplice postposizione delle altre tre, che sarebbero state pagate «senza condizioni l’anno successivo».
Dybala non ha pronunciato le parole presenti nel tweet oggetto della nostra verifica, che sono invece un riferimento ironico alla falsa notizia, di cui ci eravamo occupati in passato, secondo cui l’ex calciatore francese Zinedine Zidane avrebbe dichiarato: «I trofei vinti alla Juve? Non li sento miei. Eravamo tutti dopati molte volte anche fra un tempo e l’altro ci dopavano».