– Advertisement –
AgenPress. Daniela Ruffino, Azione, è intervenuta al Tg Plus condotto da Aurora Vena in onda su Cusano Italia Tv
Riguardo le parole di Calenda su Schlein, perché questa sinistra viene definita estrema e ostile?
“Posso immaginare che le parole di Calenda andranno nelle direzioni di cosa farà il PD più a sinistra, se non fosse stato un partito più a sinistra le primarie le avrebbe vinte Bonaccini. Ci sono tanti temi che toccheranno il Parlamento, come l’invio delle armi alla Russia, il termovalorizzatore di Roma, il rigassificatore. Il PD più tradizionale aveva inviato una linea, non sappiamo se la manterrà o no. Oggi vedo un PD sull’onda delle primarie che riconquista punti, che flette, cosa dovrà fare il PD se vorrà crescere? Portare via i voti al Movimento 5 Stelle, penso sia questo l’aspetto. Oggi in aula ho visto l’arrivo di Schlein, ma capisco e comprendo chi ha supportato Bonaccini. Il PD in vista del 2024 aveva fatto una scelta di un candidato, che sosteneva Bonaccini. Ci sono tanti elementi su cui possiamo farci dei pensieri.
Penso che la Schlein avrà l’opportunità di cambiare ciò che potrà cambiare, ma velocemente. Credo che da ragazza dinamica quale vedo non potrà giocare questa partita di soppiatto. Mi fa riflettere la scelta dell’apparato e del popolo, di chi non è andato a votare alle politiche ma alle primarie, una rivoluzione di cui tenere conto. La Schlein è una donna, dovrà dimostrare e vorrà dimostrare qualcosa se vorrà mantenere le percentuali di oggi, ci sono delle aspettative enormi. Mi preoccuperei di chi l’ha sostenuta in questo percorso. Cosa farà Franceschini? È un grande punto interrogativo. Ci sono elementi che verremo svilupparsi nei prossimi giorni. Quello che intravedo oggi è la grande preoccupazione di chi ha sostenuto Bonaccini. Mi ha colpito Santori. Se penso a Fioroni, l’esclamazione di Santori per un ragazzo così giovane è stata infelice. Credo che di Fioroni ce ne dovrebbero essere tantissimi”
Dalle dichiarazioni di Renzi si chiude un’alleanza, ma quando il centro va a destra perde.
“Io penso che il centro debba avere delle idee e un progetto politico. Le elezioni in Lombardia hanno dato un buon risultato, c’è un lavoro che il terzo polo deve fare: connotarsi come tale e nascere dal territorio. Io vengo dal territorio, sono stata sindaco, sono consigliere comunale, cerco di portare il territorio in Parlamento. È più faticoso? Sì, ma è questo che si deve fare. Transizione energetica e nucleare: questi sono i temi sui quali ci si confronterà”
– Advertisement –