La pianta di viola africana è la tipologia più coltivata nel nostro Paese, ma per farla vivere e crescere nel modo migliore ha bisogno di essere innaffiata in modo corretto e va prestata massima attenzione a questa operazione, della quale parleremo nei paragrafi successivi. Seguite la guida per un’innaffiatura perfetta di queste piante.
Quando si innaffia la viola africane, la cosa principale da ricordare è eccedere con l’acqua è una delle ragione principali per cui una pianta non cresce, o addirittura muore. Un’innaffiatura eccessiva, è probabilmente la cosa peggiore che si può fare a questa tipologia di pianta.
Come si fa a sapere quando innaffiare una viola africana? Non è così difficile come può sembrare, infatti basta controllare inserendo un dito nel vaso, se il terreno è bagnato riprovare dopo qualche giorno, l’importante è che il terreno non sia mai del tutto secco.
Un modo semplice per annaffiare una viola africana è quello di posizionare il vaso in un contenitore contenente non più di un pollice d’acqua. Toglierlo dall’acqua dopo circa 20 minuti, o fino a quando la miscela di invasatura è umida.
Si può anche innaffiare la parte superiore della pianta, ma facendo attenzione a non bagnare le foglie.
Altri consigli per l’innaffiatura
La viola africana tende ad essere sensibile all’acqua fredda, la quale può creare anelli bianchi sulle foglie. Per evitare questo, lasciare la pianta in umido la notte prima dell’innaffiatura, questo servirà per far evaporare il cloro. Una miscela leggera e porosa è la migliore per la viola africana, meglio ancore se si aggiunge una manciata di perlite o
vermiculite per migliorare il drenaggio.
Infine bisogna assicurarsi che il contenitore abbia un buon foro di drenaggio sul proprio fondo. Seguendo questi semplici consigli si avranno delle piante di viola africana sempre al meglio della loro vitalità e si aiuta anche la fioritura.