Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha eseguito una ricognizione sui valori dei 674 mila ettari del vigneto nazionale, da Nord a Sud, il vigneto Italia vale 56,5 miliardi di euro. In questo panorama il Piemonte non è solo un tassello importante, ma addirittura strategico di un assett economico, sociale, culturale, ambientale e paesaggistico che genera reddito e futuro. Se ne è parlato domenica 2 aprile, al primo giorno del 55° Vinitaly di Verona all’inaugurazione dell’area della Regione Piemonte affidata a Piemonte Land of Wine, il super Consorzio che armonizza le attività di tutti di Consorzi del vino piemontesi.
Molti gli interventi registrati, dall’assessore regionale a Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, al vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, all’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca (il Giro d’Italia di ciclismo quest’anno toccherà molte terre del vino piemontesi), al vicepresidente di Piemonte Land, Filippo Mobrici, all’europarlamentare Alessandro Panza, al senatore Giorgio Maria Bergesio.
Tutti hanno sottolineato la centralità del vino piemontese e del Piemonte come regione vitivinicola di altissimo pregio e dalle potenzialità enormi.
Per l’assessore Protopapa il territorio piemontese ha davanti sfide che devono essere affrontate con unità d’intenti ed estrema decisione e competenza. «Qui a Vinitaly è apparso chiaro, se ancora ce ne fosse stato bisogno, quante tradizione, competenza e passione abbiano i nostri produttori, dalla Cantina storica al piccolo produttore artigiano del gusto. È ora che queste virtù siano fatte valere e tutelate in tutti i contesti, nazionali e internazionali. Ne va del nostro presente e del nostro futuro. La politica regionale è a servizio di progetto. Lo ha dimostrato e lo dimostrerà con iniziative e fondi a difesa dell’agricoltura piemontese e per il contenimento di crisi importanti come il riassetto delle risorse idriche».
Filippo Mobrici ha richiamato il mondo del vino piemontese a un’azione comune di sviluppo. «Il Piemonte è tra le cinque regioni mondiali del vino – ha detto – un primato importante di cui andare fieri, ma che deve essere messo a frutto con politiche accorte e ad hoc. Per fare questo però – ha precisato il vicepresidente di Piemonte Land – ci vuole un fronte comune e unitario, pur nella libertà del confronto e dei rispettivi progetti e aspirazioni. Credo sia inopportuno e profondamente sbagliato creare divisioni e spaccature. Qui al 55° Vinitaly di Verona – ha ancora annotato Mobrici – Il Piemonte del vino c’è con rappresentanze di tutte le aree vitivinicole. È un segnale importante che deve fare pensare a quello che lasceremo alle generazioni future: non contrapposizioni, ma idee condivise e comuni con al centro il Piemonte del vino con il cibo, le sue eccellenze agroalimentari, la sua storia e la sua grande bellezza anche patrimonio dell’Umanità Unesco».
Nell’area istituzionale del Piemonte inoltre la Regione ha presentato ufficialmente l’Erbaluce, vitigno dell’anno 2023 del Piemonte, con la partecipazione del Consorzio Tutela Vini Docg Caluso, Carema e Canavese e di Colline Novaresi – Consorzio di tutela Alto Piemonte. Durante il passaggio di consegne dal Freisa, vitigno dell’anno 2022 al vitigno a bacca bianca, l’assessore regionale all’Agricoltura ha voluto sottolineare l’importanza del progetto e della continuità nel voler valorizzare i vitigni del Piemonte insieme ai territori di produzione. Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente del Consorzio di tutela Erbaluce di Caluso, Antonino Iuculano, per l’importante occasione avuta dalla Regione per promuovere sul territorio e con l’intento di portare il vino on le sue diverse declinazioni, bianco, spumante, passito nei ristoranti.
Sempre nel primo giorno altri due convegni nell’area Regione Piemonte/Piemonte Land: la presentazione dell’itinerario del Giro d’Italia di ciclismo che tocca aeree vitivinicole come Tortonese e Gaviese; e la presentazione del progetto del distretto del Vino e Cibo che coinvolge in sinergia e sotto l’egida della Regione, il Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti quello della Barbera e di Vini del Monferrato, quello dei vini d’Acqui (Brachetto) del Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, Gal Terre Astigiane e Strada del Vino Astesana. Tra gli ospiti relatori anche l’ex parlamentare Massimo Fiorio e Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione, docente universitario, Consulente Scientifico del Ministero della Salute, giornalista pubblicista, ricercatore, ospite di numerose trasmissioni televisive (TG2 Salute, Medicina 33, Porta a Porta, Uno Mattina e tanti altri) e uno dei maggiori esperti mondiali in materia di diete e nutrizione.
C.S.