“L’ultimo bilancio pre elettorale presentato da Cirio? Non è sostenibile. Il Governatore vende sogni e bluffa, ecco perché ha l’ansia di non ricandidarsi“. E’ un attacco diretto, frontale, quello che il Partito Democratico ha rivolto oggi al Governatore. A sferrarlo tutto il gruppo consiliare, compatto: otto consiglieri del Pd (assenti Chiamparino e Salizzoni) hanno di fatto bocciato senza appello il bilancio di previsione finanziario 2023-2025. Un documento ritenuto “pieno di promesse irrealizzabili e con tagli ai servizi“.
Rossi: “Il Piemonte si è fermato”
“Ce lo ricordiamo ancora Alberto Cirio in jeans e felpa marchiata Regione Piemonte nei suoi spot elettorali promettere un’altra velocità per il Piemonte. Abbiamo decelerato fino a fermarci come dimostra questo bilancio preventivo fatto di tagli” ha affermato il Segretario regionale Pd Domenico Rossi. “Abbiamo sprecato un’intera legislatura, dedicata solo a mance elettorali. Non resterà nulla per il futuro, solo debiti da pagare” ha aggiunto il segretario.
Valle: “Cirio non ha l’ansia di ricandidarsi, lo dice il bilancio”
E proprio questo aspetto è stato colto da Daniele Valle, vice presiedente del Consiglio regionale, per fare una previsione sul futuro dell’attuale Governatore Cirio: “Non deciderà lui se ricandidarsi o meno, non sarà nemmeno nella stanza in cui verrà presa la decisione. Di certo in questo bilancio ha fatto vedere quello che sa fare bene: promettere, vendere sogni. Ecco perché ha l’ansia di non ricandidarsi: è un bluff che rischia di venire allo scoperto“.
Il bilancio bocciato dal Pd
Per il Pd il bilancio presentato non è serio e di chiaro stampo pre-elettorale, infarcito di promesse assai difficili da realizzare: “Vengono tagliati i fondi per il trasporto pubblico locale, non si fanno vere assunzioni nella sanità, non si riescono a trovare i fondi per la progettazione degli ospedali che Icardi vorrebbe realizzare tramite l’Inail“.
“Un bilancio artefatto e non sostenibile perché vengono gonfiate le entrate (con entrate del bollo auto sovrastimate nonché con meri auspici come quelli che riguardano il recupero di vecchi crediti o le entrate una tantum con la cessione di immobili). Mentre sul fronte delle spese si ricorre ai fondi europei, dalle borse di studio alla formazione professionale fino alla domiciliarità. Insomma, non si investe, non si spende, si fa finta di incassare, e tutto viene rimandato a dopo le elezioni del 2024“.
Le accuse più pesanti riguardano una sanità definita in “disarmo”, con più di 1.000 dipendenti persi, ma anche una mancanza totale di attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità (diminuzione di fondi per gli enti locali destinati ai servizi di trasporto pubblico, passati da 34 a 24). Critiche poi al fatto che il bilancio, con molte voci invariate, non tenga conto dell’inflazione certificata all’8,2% nel 2022 e i tagli dei finanziamenti alla Protezione Civile (-70%), alle attività produttive (passati da 14 a 3 milioni), i mancati finanziamenti alle comunità energetiche, il mancato ri-finanziamento alle Legge 18.
Gallo: “Il Pd darà battaglia”
“Siamo al capolinea della legislatura, ma il Piemonte non si è mosso di un passo” ha concluso il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo. “II Partito Democratico ha un’altra idea di Piemonte e il Gruppo regionale darà battaglia su ogni singolo provvedimento fino alla fine della legislatura per limitare i danni prodotti da questa amministrazione, a partire dal bilancio per arrivare alla programmazione sanitaria e alla legge elettorale“.