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Tutto sulle multinazionali mondiali. Report Mediobanca

Giro d’affari in crescita del 13,3% nel 2022 per le multinazionali che registrano aumento degli investimenti (+17,5%) in tutti i settori. Ecco che cosa emerge dal report annuale di Mediobanca sui conti annuali di oltre 240 multinazionali industriali mondiali suddivise per comparto

L’anno scorso è proseguita la crescita delle multinazionali industriali mondiali.

Nel 2022 hanno registrano ricavi complessivi per 12,3mila miliardi di euro certificando la crescita del 13,3% del giro d’affari rispetto all’anno precedente e capitalizzazione di 22,3mila miliardi a fine 2022, pari al 23% del valore complessivo delle borse mondiali.

È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Area Studi Mediobanca che esamina i conti annuali di oltre 240 multinazionali industriali mondiali suddivise per comparto. Dall’analisi risulta che tutti i settori hanno superato i livelli pre-pandemici, con l’eccezione dei produttori di aeromobili.

Tutti i dettagli.

MEDIOBANCA FOTOGRAFA RICAVI IN SALITA PER TUTTE LE MULTINAZIONALI CON ACCELERAZIONE OIL&GAS

Il giro d’affari delle maggiori multinazionali industriali mondiali è in crescita del +13,3% sul 2021, con tutti i settori in progressione.

Tra questi però spicca l’Oil&Gas, in accelerazione del +53,6%, seguito a distanza da automotive (+19,2%), metallurgia (+17,3%) e moda (+14,9%). Aumenti inferiori alla media, ma comunque a doppia cifra, per l’industria dei Pagamenti Digitali (+12,6%), l’alimentare (+11,9%) e le bevande (+11,4%). Più contenuta la crescita dei produttori di aeromobili (+9,6%), case farmaceutiche (+8,9%), GDO (+8,1%), WebSoft (+7,8%), elettronica (+6,8%), Media&Entertainment (+6,3%), telecomunicazioni (+4,5%) e Difesa (+4,0%).

REDDITIVITÀ IN AUMENTO NEL SETTORE DEI PAGAMENTI DIGITALI

L’incidenza del margine operativo netto sul fatturato (ebit margin) delle multinazionali è in leggera contrazione, al 16,4% (-0,2 p.p. sul 2021). Il settore dei Pagamenti Digitali si conferma il più redditizio con l’ebit margin più elevato (30,5%; +1,0 p.p.), seguito da quello dell’Oil&Gas (27,4%; +3,8 p.p.) che subentra in seconda posizione alle case farmaceutiche (26,7%; +1,9 p.p.). Redditività sopra la media anche per l’elettronica (21,2%; -1,3 p.p.) e l’industria delle bevande (18,7%; -0,6 p.p.). In coda i produttori di aeromobili con l’1,6% (+0,1 p.p.).

Nel settore WebSoft, Mediobanca evidenzia che l’ebit margin è influenzato dal retail di Amazon (-2,6%): escludendo il colosso dell’e-commerce, l’indice del settore sale al 20,5%.

CRESCONO GLI INVESTIMENTI

Per quanto riguarda gli investimenti, questi segnano nel 2022 un incremento del 17,5% sul 2021, con tutti i settori in crescita e progressioni oltre la media per moda (+44,8%), Oil&Gas (+27,8%), produttori di aeromobili (+26,8%) e GDO (+25,5%). Gli investimenti si attestano al 6,1% dei ricavi, con valori superiori alla media per telecomunicazioni (14,4%), elettronica (12,6%) e WebSoft (9,6%).

DIVIDENDI RADDOPPIATI PER IL SETTORE METALLURGICO

Il settore metallurgico ha quasi raddoppiato la distribuzione di dividendi, grazie agli ottimi risultati del 2021 a differenza dei settori GDO, telco ed elettronico che hanno ridotto la distribuzione di dividendi.

SETTORE OIL&GAS IL PIÙ SOLIDO A LIVELLO PATRIMONIALE

Passando alla solidità patrimoniale, Mediobanca fotografa una struttura finanziaria mediamente in miglioramento, grazie all’incremento dei mezzi propri (+0,2%) appena superiore a quello dell’indebitamento (+0,1%), con il capitale netto pari a 1,4 volte i debiti finanziari a fine 2022. Il settore Oil&Gas risulta il più solido (patrimonio netto 2,8 volte l’indebitamento), seguito da metallurgia ed elettronica (2,3) e WebSoft (2,0). In calo la liquidità (-2,7% sul 2021) che si attesta al 30,2% dei debiti finanziari a fine 2022. I big dell’elettronica risultano i più liquidi, seguiti da Oil&Gas e WebSoft.

CAPITALIZZAZIONE IN FLESSIONE AD ECCEZIONE DEI GRUPPI DELLA DIFESA

Infine, riguardo alla capitalizzazione del panel di multinazionali industriali, nel 2022 questa tocca i 22,3mila miliardi di euro, in diminuzione del 9,8% sul 2021. In controtendenza i gruppi della Difesa (+27,1%), l’Oil&Gas (+20,8%), le case farmaceutiche (+8,2%), l’industria delle bevande (+2,6%) e i produttori di aeromobili (+0,8%). Mediamente le multinazionali presentano una capitalizzazione 3,4 volte superiore ai mezzi propri, con l’industria dei Pagamenti Digitali e il Pharma che riportano il rapporto prezzo su patrimonio netto più elevato (rispettivamente 6,0 e 5,5), mentre telecomunicazioni e metallurgia risultano fra i meno valorizzati dalla Borsa. A fine marzo 2023 la capitalizzazione aggregata segna 24,4mila miliardi di euro.

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