«Da circa 20 anni l’Italia è vittima di un problema ciclico legato alla siccità. Nessun governo aveva scelto di affrontarlo in modo strutturale fino ad ora. Noi scegliamo di farlo prima che diventi un’emergenza e lo facciamo mettendo in rete in una cabina di regia tutti i vari livelli istituzionali che si occupano di questa materia e semplificando le procedure per alcune opere che sono importanti subito». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, illustrando in un video pubblicato sui social i contenuti del decreto siccità varato oggi in Consiglio dei ministri.
Incentivi ai ricercatori per evitare la fuga dei cervelli
Dal Consiglio dei ministri, ha annunciato ancora la Meloni in un’intervista al Tg2, sono stati approvati «poi provvedimenti per aumentare gli incentivi che portano i ricercatori che sono scappati all’estero a rientrare in Italia, perché noi vogliamo che gli italiani abbiano la possibilità di trovare qui le condizioni migliori per lavorare».
Il Consiglio dei ministri «di oggi con un altro decreto si è occupato di altre materie molto importanti, oltre 2000 nuovi uomini nel personale della polizia, della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco per rafforzare la sicurezza dei cittadini».
Siccità, il ministro Pichetto illustra il decreto
«La crisi idrica in atto ha bisogno di interventi forti. Con il decreto sulla siccità approvato in Consiglio dei ministri, il governo sceglie di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili questa vera emergenza nazionale”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.
«Il provvedimento – osserva il ministro – imprime una svolta alla governance del settore idrico, con l’istituzione di una Cabina di Regia dei ministeri competenti e di un Commissario straordinario nazionale». «Nel decreto – aggiunge Pichetto – sono previste importanti misure di semplificazione per realizzare e potenziare le infrastrutture, regolare i volumi degli invasi, intensificare quelle pratiche che possono farci vincere la sfida dell’efficienza: penso, in particolare, al riutilizzo delle acque reflue depurate a uso irriguo, alle vasche di raccolta, alla gestione dei fanghi di depurazione. Una grande novità è la spinta che proviamo a imprimere sulla realizzazione di impianti di desalinizzazione, non ancora diffusi nel nostro Paese».
“Per tanti il problema era limitato al nome del commissario”
«Tra le norme proposte dal Mase – specifica Pichetto – c’è anche la costituzione, dell’Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, che accompagnerà con dati aggiornati il governo integrato della risorsa acqua. Ancora una volta il governo dimostra concreta attenzione a un tema a lungo trattato in maniera disorganica. Per tanti il dibattito sulla siccità si è ridotto al nome dell’eventuale Commissario, per noi la priorità è assicurare l’approvvigionamento di acqua per gli ecosistemi, l’idroelettrico, l’agricoltura e le attività produttive».
Siccità, il vicepremier Salvini guiderà la cabina di regia
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, guiderà la cabina di regia sulla crisi idrica. L’obiettivo e’ convocare la prima riunione entro un mese, quando verranno approfonditi anche gli aspetti economico-finanziari. Lo rendono noto fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.