«Un caso del genere non capita tutti i giorni, specialmente con una trama così spettacolare», ha ammesso un portavoce della polizia tedesca. E l’intreccio della storia che ha fatto sobbalzare i giornali tedeschi pare davvero quella di un giallo di Agatha Christie. Se non fosse drammaticamente vero. Una ragazza di 23enne di origine irachena avrebbe individuato una sua sosia via Instagram e l’avrebbe poi uccisa a coltellate con l’aiuto di un complice. L’obiettivo: sfuggire a una complicata situazione famigliare e rendersi irrintracciabile. L’omicidio risale alla scorsa estate, ma soltanto negli scorsi giorni gli inquirenti tedeschi hanno svelato l’incredibile storia che gli stava dietro del rebus che fin dai primi giorni l’aveva contraddistinto. La notte del 17 agosto scorso il corpo riverso nel sangue di una ragazza era stato ritrovato all’interno di una Mercedes parcheggiata sulle sponde del Danubio ad Ingolstadt, cittadina del sud della Germania. Il cadavere era stato inizialmente identificato come quello di Sharaban K, un’estetista di 23 anni di Monaco di origine irachena. Ma, riporta il Guardian, nonostante il riconoscimento effettuato da alcuni parenti della giovane, già il giorno successivo l’autopsia aveva sollevato dubbi sull’attribuzione. Le verifiche avevano quindi portato alla reale identità della donna trovata morta: Khadidja O, una beauty blogger algerina residente ad Heilbronn, nel Baden-Württemberg. Tratti particolari: stessa età dell’estetista di Monaco – 23 anni – e fisionomia incredibilmente simile: dai capelli agli occhi, dalla carnagione al trucco. Sharaban K era quindi stata posta in stato di fermo insieme ad un altro coetaneo, Sheqir K (le autorità tedesche forniscono nei casi di indagine soltanto il nome proprio e l’iniziale del cognome degli interessati). Ora che il caso pare risolto, e i due sono stati tratti formalmente in arresto, la polizia tedesca ha spiegato cosa successe in estate.
Piano diabolico
La giovane di Monaco, decisa a far perdere le proprie tracce, si era messa alla ricerca tramite le piattaforme social di una ragazza il più possibile simile a lei nella fisionomia. Dopo aver provato a circuire senza successo alcune potenziali vittime, Sharaban era riuscita a convincere la coetanea algerina ad incontrarla, secondo quanto riferisce la Süddeutsche Zeitung con la promessa di un pacchetto di prodotti di bellezza. Insieme al complice l’estetista era quindi andata a prendere la sosia direttamente a casa sua. I due si erano quindi fermati con una scusa in una strada nella zona boschiva tra Heilbronn e Ingolstadt, l’avevano indotta a scendere dal veicolo e lì l’avevano aggredita con un coltello. «L’arma del delitto non è stata trovata, ma ci sono prove schiaccianti», ha detto alla Bild un portavoce della polizia. «La vittima è stata uccisa con oltre 50 coltellate, il suo volto completamente sfigurato». I due killer improvvisati avevano quindi riposto il cadavere della ragazza sui sedili posteriori della Mercedes su cui viaggiavano, avevano proseguito il viaggio fino a Ingolstadt, per poi lasciare il veicolo parcheggiato in una tranquilla zona residenziale della cittadina. Dove il corpo della sventurata era stato rinvenuto dai parenti di Sharaban K, e identificato come lei stessa, poco prima della mezzanotte del 16 agosto. I due complici 23enne sono ora stati arrestati e rischiano l’ergastolo per il presunto omicidio della sosia.
Foto: EPA/FILIP SINGER