Michela Montanari, avvocato, ha detto la sua sulla situazione della Juventus, parlando anche dell’inchiesta Prisma e della carta Covisoc.
L’avvocato Michela Montanari, ha detto la sua a Terzo Tempo sull’inchiesta Prisma, parlando anche della Carta Covisoc e della Juve. Ecco le sue parole: “Sicuramente è una sentenza che si muove come un elefante tra gli specchi. In questo caso la sentenza è questa e non ci saranno altre motivazioni. Si ferma al rito, si conferma l’improcedibilità dell’appello della FIGC, che chiedeva anche un’indagine sull’attendibilità del ricorso al diritto di accesso.
Il Consiglio di Stato rigetta la sospensiva e visto che la carta è stata già consegnata se ne lava le mani. Ora il 19 aprile al Collegio di Garanzia la difesa Juventus potrà far valere la violazione del diritto di difesa e potrebbe essere una chiave importante.
Il Collegio di Stato non è entrato nel merito, fermandosi al vizio di forma. La carta ormai l’hanno vista tutti e il diritto di accesso si è verificato. Era un ricorso per questo e non se la pregiudiziale sportiva era stata intaccata. Adesso però la Juve può andare in udienza e dire che è stata lesa in un diritto costituzionalmente garantito, certificato da questa sentenza. C’è la lesione del diritto al giusto processo. Il Collegio di Garanzia potrebbe vedere la sentenza del 30 gennaio come viziata nella motivazione perché sono stati violati il diritto alla difesa e al giusto processo. E in più c’è contraddizione negli articoli citati dalla Corte Federale d’Appello. E questo potrebbe giocare a favore della Juventus”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA