16 Gen 2023 12:37 – di Redazione
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto ispezioni nelle sedi delle società Eni Spa, Esso Italiana Srl, Italiana Petroli Spa, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia Spa. I procedimenti, si legge in una nota dell’Antitrust, sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalle fiamme gialle in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio Eni 376, marchio Esso 40, marchio Ip 383, marchio Kuwait 175, marchio Tamoil 48) distribuite su tutto il territorio nazionale.
L’Antitrust si muove sul caro benzina: avviate istruttorie con ispezioni
L’Antitrust ha avviato le istruttorie in quanto la documentazione e i dati trasmessi dalla GdF farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’articolo 20 del Codice del Consumo. In numerosi casi è risultata difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto in realtà applicato; in altri è stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale “Osservaprezzi Carburanti”, utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo più basso. In particolare, Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori.
La soddisfazione delle associazioni di consumatori
La notizia dell’istruttoria è stata accolta con favore dalle associazioni dei consumatori, che su prezzi della benzina avevano presentato diversi esposti. Per il Codacons, l’istruttoria «rafforza tutti i nostri dubbi sulle anomalie dei listini dei carburanti alla pompa» e «sarà utile a verificare l’esistenza di possibili irregolarità a danno dei consumatori». «Attendiamo ora gli esiti dell’indagine dell’Autorità e, se saranno accertate irregolarità a danno dei consumatori, siamo pronti ad avviare le azioni legali del caso a tutela degli utenti danneggiati», ha aggiunto il presidente Carlo Rienzi. Anche il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, ha ricordato di aver presentato sulla questione tre esposti già la scorsa primavera, mentre il presidente di Consumerismo No Profit, Luigi Gabriele, ha ricordato che «nei giorni scorsi abbiamo chiesto che si faccia chiarezza sulla “dinamica dei prezzi di produzione” e questa chiarezza può farla solo l’Antitrust».