Oltre 300 persone hanno partecipato alla toccante cerimonia per stringersi ai familiari dello sfortunato 18enne, vittima di un terribile incidente stradale, e accompagnarlo nel suo ultimo viaggio terreno
CASELLE – Un dolore lancinante, parzialmente lenito dall’abbraccio di un’intera comunità stretta attorno al dolore di una famiglia provata dalla morte di un figlio, ma pronta ad andare avanti per non dimenticarlo e non farlo dimenticare. Caselle piange un ragazzo gentile, allegro, a volte fin troppo spensierato. Quella spensieratezza e leggerezza che è giusto caratterizzi un ragazzo di 18 anni, perché a quell’età non si pensa alla vita che verrà. Ma all’oggi, all’essere felice, all’amore, alla famiglia, agli amici.
Qualità che appartenevano a Blendi Halili, il 18enne di Caselle morto una settimana fa in via alle Fabbriche, dopo un incidente stradale. Era un ragazzo unico, apprezzato da tutti. Lo dimostra il fatto che oggi pomeriggio, martedì 27 dicembre 2022, al «parcheggione» del Prato Fiera erano davvero in tanti, oltre 300 persone, a volerlo salutare per l’ultima volta. Con gli occhi lucidi e il groppo in gola, mentre una miriade di palloncini biancazzurri volava sopra le loro teste in un cielo senza nuvole. Tutti presenti per abbracciarlo idealmente e per abbracciare i suoi genitori – papà Medhi e mamma Behare – straziati dal dolore. Alle esequie era presente il sindaco Giuseppe Marsaglia e una nutrita rappresentanza di amministratori casellesi.
Nei giorni scorsi, gli amici hanno riempito il Prato Fiera di biglietti, di lumini (anche a forma di cuore), di messaggi, di fiori. Così come il luogo dell’incidente, il muro dell’ex lanificio Bona, dove ora campeggia la scritta, vergata con spray nero: «Ciao Blendi, guardaci da lassù». Dopo il passaggio davanti all’abitazione, in via Pirandello, e il toccante momento al Prato Fiera, il feretro è poi giunto al cimitero di Caselle, dove è avvenuta una cerimonia privata, con genitori e familiari.
