Finiti a colpi di pistola
Elena Del Mastro — 24 Dicembre 2022
“Sandra è scomparsa lasciando a casa borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare. Aiutatemi a trovarla”. Inizia così, con l’appello su Facebook di Christian Zoda, 23 anni, originario di Messina, che cerca Sandra Quarta, 20 anni di Novoli, provincia di Lecce, il giallo della morte di entrambi. I due ragazzi, amici inseparabili figli, entrambi, di immigrati italiani andati oltralpe a cercare fortuna, sono stati trovati uccisi a colpi di pistola ad Albstadt, cittadina a 100 chilometri da Stoccarda. Per quel duplice efferato omicidio ci sarebbe un presunto colpevole: lo zio di Sandra, Michele Quarta. Ma non c’è ancora nessun movente. Un giallo su cui indaga la polizia tedesca. Un mistero a poche ore dal Natale.
Secondo al ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, il mistero inizia domenica 18 dicembre quando Sandra scompare nel nulla e Christian preoccupato lancia l’appello social per ritrovarla. La polizia cerca ovunque la ragazza con ogni mezzo, ma non si trova. Mercoledì 21 dicembre Christian è alla pizzeria del padre dove lavora con le sorelle Valeria e Noemi. Arriva un uomo che gli punta addosso la pistola. Christian tenta di scappare ma viene colpito alle spalle da tre proiettili. Cade a terra agonizzante e cerca di rialzarsi ma l’uomo gli scarica il caricatore della pistola addosso e svanisce nel nulla. Christian muore in ospedale qualche ora dopo.
Le testimonianze e le indagini portano allo zio di Sandra, Michele Quarta, 52 anni, anche lui emigrato in Germania. Su richiesta dell’ufficio del pubblico ministero di Hechingen viene arrestato a casa sua, nella stessa palazzina in cui viveva anche Sandra. Gli trovano anche la pistola con cui avrebbe sparato. Agli agenti dice solo che il corpo della ragazza è sepolto in giardino. Gli agenti lo trovano sotto pochi metri di terra. anche lei, dirà l’autopsia eseguita giovedì, è stata uccisa con colpi di arma da fuoco. Lo zio ha detto poche parole ma si cerca di capire quale possa essere stato il movente al momento ancora oscuro. Un mistero.
La piccola cittadini tedesca piange per la morte dei due ragazzi che erano molto conosciuti e amati. La famiglia di Christian si era trasferita in Germania. Erano tornati a Messina per un periodo ma poi dopo il divorzio dei genitori avevano deciso di fare ritorno a Albstadt e aprire la pizzeria dove lavoravano padre e figli. La famiglia è ora straziata dal dolore. “Fai buon viaggio amore mio… ti amo immensamente e lo farò sempre”, ha scritto su Facebook una delle sorelle.
“Christian era legatissimo a Sandra — racconta la cugina, Lilly Cannarozzo, che mercoledì sarà in Germania per partecipare ai funerali —. Era generoso, gli piaceva divertirsi, amava lo sport, aveva mille amici”. Dello zio di Sandra si sa pochissimo. “Mio figlio non me lo aveva mai nominato — dice la madre del ragazzo, Maria Antonia Cannarozzo, che dopo il divorzio è rimasta a Messina —. Non riesco a spiegarmi cosa sia accaduto, ma voglio la verità”.
Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.
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