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CIRIE' – «Ricorso respinto», confermata la squalifica di un anno per il presidente del Ciriè Calcio

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CIRIE’ – Niente sconti per il presidente del Ciriè Calcio, Riccardo Savant Levet, squalificato per un anno dal giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta. Il ricorso presentato contro la maxi squalifica è stato ritenuto inammissibile dalla corte sportiva di appello territoriale. Savant era stato squalificato per «condotta violenta nei confronti del direttore di gara» al termine di una partita di calcio giovanile. «Identificatosi quale Presidente della società dapprima durante il secondo tempo, in più occasioni, minacciava il direttore di gara – segnala il giudice sportivo in base al referto arbitrale – non pago, lo stesso, a fine gara, reiterava le minacce mostrando all’arbitro il pugno chiuso. Subito dopo si metteva testa a testa con lo stesso prendendolo per la giacchetta, strattonandolo e spingendolo».

Nel reclamo presentato, il Presidente afferma di avere unicamente richiesto delucidazioni al direttore di gara, senza alcun atto violento, pur ammettendo di avere tenuto un comportamento connotato da eccessiva animosità; ha chiesto pertanto la revoca o la rivalutazione della sanzione inflittagli.

Niente da fare: «Preliminarmente la Corte rileva che il reclamo è stato presentato dal Presidente Savant Levet Riccardo quale legale rappresentante della società – scrive la corte d’appello – utilizzando l’indirizzo di posta elettronica certificata, la carta intestata ed il timbro dell’Asd Ciriè Calcio, circostanza che rende il ricorso inammissibile, in quanto il Presidente risultava inibito a svolgere ogni attività in nome e per conto della società in ragione della sanzione irrogatagli e dunque privo dei relativi poteri. Per completezza si rileva che, quand’anche si volesse ritenere il ricorso presentato in proprio dal signor Savant Levet Riccardo, lo stesso sarebbe comunque inammissibile per il mancato versamento del prescritto contributo al momento della sua presentazione. Per quanto sopra la Corte dichiara inammissibile il reclamo proposto in relazione all’inibizione inflitta fino al 16.3.2024». 

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