E’ già stata oggetto di discussione in Consiglio regionale, in mattinata,
la nomina di Livio Farchida a commissario dell’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo
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A sollevare il tema era stato l’esponente Pd Maurizio Marello, firmatario di un’interrogazione rivolta all’assessore regionale Luigi Genesio Icardi per conoscere le “reali motivazioni” delle dimissioni del direttore generale Elide Azzan e quali azioni e provvedimenti la Giunta intendesse assumere in merito.
«Al di là delle eventuali motivazioni personali – aveva spiegato in aula Marello – stupisce e preoccupa il fatto che un’Azienda Ospedaliera così importante come quella di Cuneo rimanga improvvisamente senza vertici dirigenziali in un momento in cui devono essere prese decisioni fondamentali circa la realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo, in particolare la scelta tra l’opzione della costruzione a opera del privato ovvero del finanziamento Inail”, ipotizzando ‘divergenze’, addirittura fratture, tra la dirigenza dell’Aso e l’Assessorato regionale in merito a tale decisione».
Quella della replica è stata l’occasione, da parte di Icardi, di annunciare all’aula la nomina del manager dal 2016 alla guida di Amos, che dal prossimo 1° maggio assumerà la guida dell’azienda ospedaliera: “La nomina in tempi rapidi del commissario ha lo scopo di dare immediata continuità operativa all’ospedale non solo per l’edilizia sanitaria, ma per tutte le attività sanitarie da garantire alla comunità”, dirà poi Icardi nella nota con la quale la Regione ha comunicato la nomina seguita alle “dimissioni per motivi personali” di Elide Azzan.
Riscontri insoddisfacenti, per il consigliere albese, secondo il quale «la mancata risposta di Icardi sui reali motivi delle dimissioni è la prova indiretta che divergenze e forse anche ‘forzature’ ad opera dell’Assessorato regionale, paventate dai giornali, posso avere qualche fondamento. In ogni caso non è usuale che accadano doppie dimissioni in ruoli così importanti nella gestione della sanità ospedaliera».
Sul tema interviene intanto il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Ivano Martinetti, che lamenta: «Nella risposta di Icardi nemmeno una parola sul partenariato pubblico privato per il nuovo ospedale, neanche un accenno sul maxi canone da oltre 50 milioni di euro annui che ricadrà sui conti martoriati dell’Azienda Sanitaria. Come si potrà far fronte a una spesa del genere, non è dato saperlo. Tanti auguri al nuovo commissario sul quale ricadrà una responsabilità non indifferente». «Nel frattempo – conclude l’esponente M5S – accogliamo con favore il riposizionamento del Partito Democratico, che per bocca della sindaca Manassero, dopo un lungo silenzio, ha finalmente ammesso che il finanziamento regionale è preferibile al partenariato pubblico privato. Per la serie ‘non è mai troppo tardi’».