L’anno della ripartenza è stato contrassegnato ancora dal coronavirus, il caro energia e il boom delle bollette hanno segnato negativamente la vita di famiglie e imprese, ma il 2022 passerà alla storia anche e soprattutto per essere stato un anno caldo, troppo caldo, con poca pioggia e fiumi in secca.
Un appuntamento ormai classico
Tutto questo (e molto altro) è contenuto in “2022. Un anno in Piemonte”, il consueto appuntamento di fine anno, giunto alla 21esima edizione, che Beppe Gandolfo, noto volto televisivo di Mediaset ma anche commentatore autorevole della testate More News, regala a tutti i lettori.
Dalla siccità agli incidenti alle morti sul lavoro
E’ stato un anno da dimenticare per via dello stato di calamità naturale conseguente alle follie del meteo, con autobotti a fornire di acqua molte abitazioni, capi aridi e raccolti andati perduti. Ma è stato un anno caldo anche per quella scia di sangue che continua imperterrita a scorrere sulle strade e nei cantieri del Piemonte, con la provincia di Cuneo a primeggiare nel triste record di teli bianchi sull’asfalto. Ma il 2022 che va in archivio è stato anche quello dell’addio a imprenditori e personaggi di successo come Alberto Balocco, Vittorio Vallarino Gancia e Piero Angela.
L’economia ha registrato il mesto epilogo della vicenda Embraco, mentre è stato un anno d’oro per il turismo, con il pienone per Eurovision, il sold out per tutte le giornate delle Atp Finals e le folle per la Fiera del Tartufo di Alba e il Salone del Libro di Torino, con ponti da tutto esaurito per musei, luoghi d’arte e ristoranti nell’intero Piemonte.
Dalla politica allo sport, con Bagnaia in pole position
La politica ha visto l’ingresso di ben cinque ministri piemontesi – di nascita o di adozione – nel nuovo governo di Giorgia Meloni. Nello sport Pecco Bagnaia ha portato la Ducati sul tetto del mondo, conquistando il titolo iridato della Moto Gp, nel primo anno dopo l’addio alle corse del mito Valentino Rossi. Ma il 2022 è stato anche l’anno che ha visto gli ‘zero tituli’ della Juve, con l’inchiesta giudiziaria sui bilanci che ha portato all’addio del presidente Andrea Agnelli e alle dimissioni dell’intero cda bianconero, mentre è stata l’ennesima stagione di galleggiamento del Toro di Urbano Cairo, nonostante l’indubbia bravura del tecnico Ivan Juric.
Da Mons. Repole alla visita del Papa nell’Astigiano
E, infine, tante novità dal mondo religioso, con il nuovo arcivescovo di Torino, mons. Roberto Repole, che ha preso il posto di Cesare Nosiglia, ma soprattutto la visita di Papa Francesco nelle terre dell’Astigiano, per un ritorno alle sue radici familiari.