La Dislessia è uno dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) più diffuso con una frequenza del 3-7% della popolazione mondiale.
Gestire la dislessia del figlio non è mai un compito facile per un genitore. Approfondiamo quindi questo disturbo, facente parte della famiglia dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) assieme alla Disortografia, alla Disgrafia e alla Discalculia.
La Dislessia è inserita nei DSA dal manuale DSM-5 come una condizione caratterizzata da problematiche legate alla lettura.
La sua diagnosi è indipendente dall’intelligenza della persona.
I segni e sintomi possono essere diversi a seconda della persona che ne soffre. I più comuni sono:
- difficoltà nella pronuncia delle parole;
- difficoltà nella lettura veloce;
- scrittura a mano difficile;
- difficoltà nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce;
- Compromessa comprensione di ciò che si legge.
Per la loro natura, queste difficoltà sono generalmente notate ai loro esordi nel contesto scolastico. Le difficoltà non sono volontarie ed è invariato il naturale desiderio di apprendimento.
La dislessia si può verificare in tutte le zone del mondo, senza prevalenza geografica. Statisticamente colpisce maggiormente i soggetti di sesso maschile.
Alcuni ritengono che la condizione dovrebbe essere considerata come un modo diverso di apprendimento, con vantaggi e svantaggi.
Cause.
La dislessia è causata dalla compartecipazione di fattori genetici e ambientali. Può manifestarsi in più membri della stessa famiglia.
Studi hanno dimostrato che esiste una relazione fra deficit di attenzione/iperattività (ADHD) come fattore favorente di dislessia.
Esistono casi di esordio in età avanzata, a seguito però di lesioni cerebrali traumatiche, ictus o demenza.
Qualunque sia la causa, quello che vengono a compromettersi sono i processi linguistici del cervello.
Diagnosi.
La diagnosi avviene mediante l’analisi dei risultati di una serie di test di memoria, di ortografia, di visione e di capacità di lettura.
Trattamento.
Il trattamento NON è mai farmacologico. Passa invece dall’attuazione di adeguati metodi di insegnamento personalizzati alla persona con deficit.
L’estinsione totale del problema è un obiettivo difficilmente raggiungibile, si possono invece attenuare le difficoltà fino ad un livello accettabile di funzionalità.
Vari tipi di DSA.
Come dicevamo esistono diversi DSA:
- Dislessia;
- Disortografia;
- Disgrafia;
- Discalculia.
Per saperne di più vi suggeriamo di leggere i contenuti presenti sul portale dell’Associazione Italiana Dislessia.