C’è un po’ della vita di tutti noi nel romanzo di Paola Farinetti, “Tuffi di Superficie” (Gallucci, 2022), che verrà presentato domani a Mondovì.
Si inizia da alcune istantanee della vita dell’autrice per poi finire a riflettere sui propri ricordi: c’è il cagnolino che tutti da bambini abbiamo sempre desiderato, la zia un po’ fuori dalle righe, il primo amore, le calze bianche con i ricami per il giorno della festa.
“L’obiettivo era quello di dare delle fotografie al lettore – ci spiega Paola, che abbiamo contattato telefonicamente in attesa della serata monregalese – Di fronte a una foto tutto è immobile, oggettivo, ognuno la interpreta a suo modo. Ed è quello che ho cercato di fare io scrivendo: raccontare rimandendo obiettiva.”
La serata di domani sarà quasi un compleanno per “Tuffi di superficie” che è stato pubblicato quasi un anno fa…
“Quando è uscito tanti lettori mi hanno dato riscontri positivi, non è un diario, non voleva esserlo. Anche molti uomini, leggendolo, hanno ritrovato un po’ del loro vissuto. Ci sono episodi che segnano, che hanno lasciato una traccia, sia essa uun sorriso o una ferita. Volevo raccontare quella che è una vita normale, quella di tutti, con tutti quegli episodi che ogni tanto ci capitano ma abbiamo timore di raccontare a chiunque. L’eccezionalità di una banale vita normale”.
Un viaggio tra i ricordi di oggi e quelli dell’infanzia che, inevitabilmente, daranno la loro impronta sul futuro. E non a caso Paola Farinetti all’inizio del libro inserisce una citazione del poeta Rainer Maria Rilke:“Non crediate che il destino sia qualcosa di più della densa stagione dell’infanzia”.
“Le due citazioni, quella di Rilke e quella di Teresa Ciabatti, le ho scelte perché racchiudono l’essenza del libro. Quello che viviamo nella nostra infanzia è ciò che in qualche modo determina tutta la nostra vita da adulti e, di conseguenza, come saremo con i nostri figli”.
DOMANI A MONDOVI’ L’INCONTRO CON L’AUTRICE
Domani, sabaro 28 gennaio, il libro sarà presentato a Mondovì, alle 18, con la presenza di Paola Farinetti, nella sala conferenze Luigi Scimè, a fianco del municipio.
Un evento a ingresso libero, realizzato in collaborazione con il Comune di Mondovì e dall’Associazione Culturale Territori.
A introdurre la serata sarà l’assessore alla Cultura Francesca Botto.
IL ROMANZO
Una donna di una cinquantina d’anni disegna sulla pagina scritta i fotogrammi della propria esistenza. Quella vissuta? Quella immaginata? È stata una bambina voluta, ma molto sola, una ragazza inquieta, una moglie e madre che ha vissuto momenti di felicità e di profondo dolore. A partire da dettagli apparentemente insignificanti – un cappotto di tweed, una ciabatta, la scia di un piccolo aeroplano – Paola Farinetti si tuffa nel mare dei ricordi per poi riemergerne portando alla luce il senso dell’esistenza.
L’AUTRICE
Nata ad Alba, classe 1967, Paola Farinetti è figlia di un comandante partigiano che nel dopoguerra si è fatto imprenditore, lavora da più di vent’anni nel campo dello spettacolo, della musica, della cultura. Lo ha fatto a lungo con suo marito, Gianmaria Testa, indimenticato cantautore scomparso nel 2016, e con artisti come Erri De Luca, Paolo Rossi, Giuseppe Battiston, Giuseppe Cederna, Mario Brunello e molti altri. Ha un figlio adolescente che si chiama Nicola.