31 Gen 2023 0:01 – di Redazione
Erba Brusca
Alzaia Naviglio Pavese, 286 – 20142 Milano
Tel. 02/87380711
Sito Internet: www.erbabrusca.it
Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: menù degustazione 37/43/49€
Chiusura: Lunedì e Martedì
OFFERTA
Perché a questo locale è stato dato il nome di una pianta (conosciuta anche come acetosa) dal gusto acidulo e ricercato? Perché qui da anni ha il suo quartier generale una chef che fa una cucina gentile e raffinata, dove erbe e ortaggi, di produzione propria, regnano da prima che diventassero “di tendenza”. Regnano per essere esaltati ed esaltare a loro volta compagni di viaggio come pasta, carne e pesce. Il menù è molto corto e prevede tre percorsi a prezzo fisso, con la possibilità di scegliere tra due opzioni di primi. Quello che abbiamo provato nella nostra ultima visita ci è parso essere davvero centrato, soprattutto negli antipasti, piccoli capolavori perfettamente bilanciati senza essere piatti, anzi capaci di sorprendere il palato con i loro accostamenti. Ci hanno colpito sia le rape cotte che in agro, con crema di nocciola, rucola, petali di cipolla, che il tataki di alalunga (in realtà presentato come lampuga), gazpacho di acetosella, salsa pebre, patate al vapore, dalla nota piccante e pungente data dal particolare condimento di origine cilena. Leggermente meno incisivi i primi piatti, anche se sempre di livello: il risotto al cavolo nero, salsa miso, grano saraceno e bergamotto risultava ben mantecato senza eccessi, ma un po’ flebile nel gioco di contrasti tra i diversi elementi; i rigatoni con ragù di cinghiale, uvetta, origano, limone e Fiore Sardo erano caratterizzati da un sugo leggermente lento dove la carne non era valorizzata al meglio dalla macinatura molto fine. Nulla da dire in chiusura invece sul dolce, un’ottima torta di farro e pere, con caramello sale e pepe e gelato al miele di coriandolo e rosmarino, e sul caffè, davvero eccellente per estrazione e gusto e dalla crema persistente, fornito da una storica torrefazione milanese.
AMBIENTE
Gli interni si dividono in diverse sale accomunate da un’atmosfera calda e accogliente; tanto uso di legno, luce (ci sono due grandi verande) e piccoli tocchi d’arredo e di decorazione che si ispirano alla filosofia a chilometro zero del locale. Disponibile un piccolo spazio esterno a fianco dell’orto “di casa”.
SERVIZIO
Cortese e puntuale anche se un po’ sbrigativo nella presentazione dei piatti.
Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net