19 Dic 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti
Lando Buzzanca è purtroppo morto qualche giorno fa in un hospice e già si parla di eredità. Nonostante la fine vissuta vicino al figlio (“gli ho fatto una carezza e si è addormentato”); i suoi ultimi mesi di vita sono stati piuttosto travagliati fra RSA e ricoveri ospedalieri. Il tutto è successo quando l’attore e la compagna Francesca Della Valle hanno annunciato di volersi sposare. I quasi quarant’anni di differenza fra lui e lei hanno infatti allarmato i figli che, appellandosi alla demenza senile del padre, hanno sempre ostacolato il matrimonio.
I figli dell’attore qualche giorno fa, prima della morte di Lando, hanno annunciato una querela nei confronti di Francesca Della Valle (“Una sentenza ha stabilito che lei non ha alcun diritto nei confronti di nostro padre”, né di decisioni né sull’eredità) e lei ha promesso lo stesso ora che è morto.
“Lando è stato ammazzato e voi, pubblico onesto, lo sapete. Era pericoloso, ormai! L’applicazione della legge 6/04, voluta dalla famiglia “amorevole”, lo ha condotto in un Hospice, luogo di morte. Io non mi fermo, non temete! Continuerò perché sia fatta giustizia. Lo devo a Lando, lo devo agli 800 mila amministrati, lo devo al suo pubblico”.
A Storie Italiane, subito dopo la morte, il figlio di Lando Buzzanca ha raccontato:
“Papà non ci riconosceva più da mesi ma credo abbia avuto un moto di riconoscimento sabato e credo, e spero, mi abbia riconosciuto quando lo abbiamo trasportato qui a Villa Speranza dal Gemelli. Poco prima che arrivasse la lettiga stava “lallando”, non si capiva quello che diceva. A un certo punto mi ha guardato e mi ha detto tre volte “ti amo”. Che per un uomo che non ha mai detto ti amo nemmeno alla propria moglie, mi è sembrato strano. Non ho capito se quel “ti amo” fosse un ti voglio bene perché mi aveva riconosciuto. Io da figlio spero e credo di sì. Non si sa realmente cosa mi volesse dire, io credo e spero che mi volesse dire ti voglio bene. Ma lo sa soltanto lui quello che mi ha detto”.
Al Corriere ha invece aggiunto: “È stato un padre parecchio rognoso. Ci ha fatto trottare ma ci ha cresciuto bene, con i sani principi di una volta. Come marito, è rimasto sempre innamorato della propria moglie Lucia (morta 12 anni fa). Finché i suoi ricordi erano nitidi, erano rivolti a lei. È stato il suo faro verso la retta via“. Nessuna parola sull’eredità.