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Giacomo Lasorella invoca il ritorno di un Audi anche per le radio – TvZoom

Lasorella (Agcom): torni un’Audi pure perle radio

Italia Oggi, di Claudio Plazzotta, pag. 17

(…)

E ci mette il carico pure il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sottolineando come «la sicurezza nazionale passa attraverso il sistema dei media, e il contributo di Auditel è sempre più decisivo in questa fase di transizione digitale. Stiamo preparando un disegno di legge dedicato al metaverso e alla intelligenza artificiale delle piattaforme che ci operano, per vigilare sulla libertà delle scelte dei consumatori e sui sistemi di raccomandazione, basati su algoritmi, che eventualmente limitino tale libertà. Osservando quanto accade in altri regimi, temiamo un pericolo di controllo sociale. E invece il controllo delle audience fatto da un soggetto terzo, e al cui interno ci siano tutti gli operatori del mercato, assicura una neutralità fondamentale». Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega a informazione ed editoria, conferma come ormai «i dati ufficiali di audience forniti da un Jic (Joint industry committee, ndr) siano requisiti imprescindibili nelle varie legislazioni europee. E nel mio impegno a tutela degli editori sto spingendo affinché tutti i publisher possano avere accesso gratuito ai dati raccolti dalle piattaforme over the top. Al momento, infatti, il mercato della pubblicità digitale non è competitivo in tutta Europa proprio perché le piattaforme hanno accesso esclusivo a questi dati. E invece tutti i contenuti editoriali di qualità meritano di essere valoriz zati dalla pubblicità in una competizione più corretta ed equilibrata». La misurazione trasparente delle audience, infatti, «serve proprio a evitare i monopoli e la scarsa concorrenza», concorda Federico Mollicone, presidente della commissione cultura della camera. E il presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, parla proprio di «misurazione delle audience essenziale per garantire la libertà e il pluralismo, ovvero valori di rango costituzionale. Tutte le direttive e i regolamenti Ue pongono il Jic come forma societaria di riferimento per chi si occupa di rilevazioni delle audience: è il modello centrale cui tutti devono ispirarsi per assicurare il pluralismo dei mercati. Auspico, infine, che anche per le audience della radio in Italia venga creato un Jic (da oltre 10 anni, invece, è fallito il modello Audiradio e si va avanti con la ricerca Ter commissionata solo dalle radio stesse, ndr)»
(Continua su Italia Oggi)

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